MotoGp, Marquez in Ducati con Bagnaia per un team da sogno

Martin in Aprilia spiana la strada a Marquez in Ducati ufficiale

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Alex Ricci

divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Pubblicato: 4 Giugno 2024 08:53

Nel 2025, Marc Marquez sarà al fianco di Francesco Bagnaia nel team Ducati Lenovo. La notizia che è trapelata nel tardo pomeriggio di lunedì 3 giugno dopo il G.P. del Mugello, ha definitivamente chiarito la situazione dei piloti Ducati per il prossimo anno, su cui si discuteva da un po’ di tempo e sulla quale lo stesso Claudio Domenicali, in occasione della presentazione della partnership della squadra di MotoGP con MAN Truck & Bus, si era espresso dicendo alla stampa che si stavano facendo valutazioni tenendo conto di molti aspetti e che la scelta era ormai ristretta a tre piloti, Martin, Bastianini e Marquez, con particolare attenzione ai primi due nomi, in quanto cresciuti in MotoGP proprio con Ducati.

Le mosse sullo scacchiere

Prima del Mugello però, la dichiarazione del ritiro dalla massima categoria del Motomondiale dell’attuale pilota del team ufficiale Aprilia, Aleix Espargaro, ha fatto partire gli ingranaggi del meccanismo a cui sono soggetti piloti e team quando si deve definire la line-up per l’anno dopo. Una molla che ha innescato il passaggio di Jorge Martin alla casa di Noale, proprio quando sembrava il più quotato a fare il salto dal team Pramac, al reparto corse ufficiale di Borgo Panigale. I motivi per cui lo spagnolo, attuale leader del campionato abbia scelto di cambiare marca e affidarsi ad un factory team diverso si scopriranno nel tempo, ma è certo che la sua uscita dall’orbita Ducati ha portato automaticamente l’otto volte campione del mondo Marc Marquez direttamente in Ducati Lenovo.

La mossa di Martin e Aprilia Racing, che hanno sottoscritto un pluriennale, potrebbe aver anticipato quelle del team bolognese che una volta perso il suo pilota del futuro, abbia dovuto ripiegare sulla prima guida del team Gresini, come diversamente potrebbe essere stata comunicata la scelta a Martin che, senza perdere tempo, ha approfittato della sella liberata poche ore prima da un pilota ufficiale.

In entrambe le situazioni, si delinea una sfida suggestiva che ricorda i clamorosi passaggi di squadra di qualche decennio fa e le grandi sfide incrociate fra top team e campioni del mondo. Per completare la suggestione, Martin dovrebbe laurearsi campione a fine stagione per accentuare il valore di questo rimescolamento di carte che porterebbe il numero uno sulla carena nera del marchio veneto e aumenterebbe certamente l’attenzione sul nuovo corso di sfide che partirebbe proprio il prossimo anno. In tutto questo, Enea Bastianini troverà e non tarderemo a saperlo, una nuova collocazione degna del suo talento che, seppur altalenante in gara, si è sempre espresso decretandolo un top rider a cui pochi o nessuno direbbero di no.

L'incidente tra Bagnaia e Marquez al Gp del Portogallo
Fonte: Getty Images
L’incidente tra Bagnaia e Marquez al Gp del Portogallo

Lo scenario

In tutti i casi, il team Ducati ufficiale sarebbe comunque caduto in piedi e se la scelta di Marquez fosse effettivamente la prima opzione, mandandola in porto, Tardozzi e Dall’Igna si sono assicurati un dream team che sulla carta, taglierebbe fuori dal podio parecchia concorrenza. Certamente diversi Pecco e Marc, il loro futuro in pista sotto gli stessi colori è ancora tutto da scrivere, ma la responsabilità di avere due purosangue come loro nello stesso box, alza il livello della competizione e della squadra, che inevitabilmente dovrà concentrarsi su entrambi allo stesso modo e costruire ogni momento della stagione nei minimi dettagli.

Di questo potrebbe risentirne la convivenza all’interno del team, ma è anche vero che, al netto di episodi particolarmente gravi, due fenomeni sono meglio di uno, ed è molto probabile che sotto la guida di figure come i team manager delle rosse, quest’immensa risorsa venga ottimizzata senza problemi. Sicuramente i due caratteri dovranno trovare un incastro congeniale alla situazione, agli obbiettivi del di Borgo Panigale e ciò non significa che non potranno esprimere la propria natura agonistica, ma sicuramente dovranno fare i conti con un “mestiere” dove da sempre il compagno di squadra è considerato il primo avversario da battere. Non serve troppa fantasia per immaginare che ognuno farà del suo meglio per stare davanti all’altro, ma è un bene, come aveva fatto capire Domenicali parlando dei piloti prima del Mugello: “credo che questa competizione tra loro li stia portando a dare il meglio dal punto di vista fisico, mentale e non dimentichiamo che è un campionato dove il pilota conta tantissimo”. C’è solo da stare tranquilli che continueremo a divertirci.