Vi sono treni che passano una sola volta nella vita e vanno presi al volo. Liam Lawson, a soli 22 anni, ha ricevuto una chance clamorosa per dimostrare il suo talento ai massimi livelli. Il neozelandese ha approfittato del crollo verticale delle performance di Sergio Perez che non ha più avuto la fiducia di Christian Horner e di Helmut Marko. Il messicano, infatti, ha contribuito alla perdita dello scettro in classifica costruttori della squadra anglo-austriaca, a suon di risultati fuori dalla zona punti nella seconda parte di stagione.
Liam Lawson è cresciuto nella Academy del team con sede a Milton Keynes, debuttando in F1 nello Junior team al posto di Daniel Ricciardo. La sua esperienza in Formula 1 è limitata a sole 11 gare sino a oggi, ovvero meno di metà campionato, e 6 punti complessivi ottenuti grazie ai tre arrivi a punti conquistati al Gran Premio di Singapore 2023, al Gran Premio degli Stati Uniti d’America e al Gran Premio del Brasile 2024. La Red Bull Racing si è presa un grande rischio, come in passato aveva già fatto con Gasly e Albon, non avendo valide alternative.
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Il percorso nel Motorsport di Liam Lawson
Il nativo di Hastings ha cominciato a correre sui kart all’età di sette anni, prendendo parte a numerosi campionati in tutta la Nuova Zelanda. Nel 2014 ha celebrato due titoli nazionali di kart 100 cc. A 13 anni ha esordito in monoposto nella Formula First Manfield Winter Series con Sabre Motorsport, marcando subito una vittoria e dieci podi totali per chiudere il campionato in seconda posizione. In seguito partecipò al campionato neozelandese di Formula First, segnando una vittoria e il titolo di Rookie of the Year. Si è poi laureato campione nella NZ F1600 Championship Series, mettendo a referto ben quattordici vittorie su quindici gare e diventando il più giovane campione nella storia della serie e il più giovane campione di Formula Ford di sempre.
Il passaggio in Formula 4 avvenne nella vicina Australia. Arrivarono 5 vittorie e il riconoscimento di vice-campione. Il classe 2002, nel 2019, si cimentò anche nel campionato Toyota Racing Series, vincendo il titolo e battendo il giovane della Ferrari Driver Academy e connazionale Marcus Armstrong. L’anno successivo prese parte alla sfida monomarca Formula Toyota, terminando davanti a Yuki Tsunoda. Il ballottaggio tra i due per il sedile della RBR lo ha visto vincitore, anche perché al giapponese è venuto a mancare l’appoggio della Honda che dal 2026 fornirà le Power Unit al Team Aston Martin.
Dopo due anni non troppo esaltanti in Formula 3 Liam Lawson, nel 2022, ha conquistato il terzo posto finale in Formula 2 con il team Carlin. E’ poi diventato vice campione della Super Formula nel 2023 e in GT si è laureato vice campione del Deutsche Tourenwagen Masters nel 2021. Il drink team lo ha messo sotto contratto nel 2019 e lo ha premiato prima con il sedile nello Junior Team e, in seguito, con la piacevole responsabilità di diventare l’erede di Sergio Perez.
La gioia di Lawson per un posto in Red Bull Racing
“Essere annunciato come pilota di Oracle Red Bull Racing è il sogno di una vita per me, qualcosa che ho desiderato e per cui ho lavorato fin dall’età di otto anni – ha affermato il driver neozelandese dopo l’annuncio della squadra – Finora è stato un viaggio incredibile. Voglio ringraziare di cuore tutto il team di VCARB per il loro supporto, le ultime sei gare hanno avuto un ruolo fondamentale nella mia preparazione a questo prossimo passo“. Il crollo tecnico della RB dovrà essere arginato anche dal suo talento, oltre che dalle performance del 4 volte campione del mondo, Max Verstappen.
Christian Horner ha aggiunto: “Sono lieto di annunciare che Liam Lawson si unirà al team nel 2025. Le prestazioni di Liam nel corso dei suoi due periodi con Visa Cash App Racing Bulls hanno dimostrato che non solo è in grado di ottenere ottimi risultati, ma che è anche un vero pilota, che non ha paura di mischiarsi con i migliori e di uscirne vincitore”.