Seconda partenza dal palo stagionale per super Max Verstappen. Una guida spaziale abbinata alla strategia del team. Un risultato nella qualifica che gettava le basi per una lotta al vertice durante la corsa, perché se qualcuno non lo ha ancora capito, al di là della vettura che guida, Max ha un solo obiettivo quando abbassa la visiera: andare sempre e comunque più forte di tutti gli altri.
- Max Verstappen: “Ohhh, ahaha ahaha ahaha… YEEES! Mio Dio ragazzi. Amo semplicemente tutto questo!“
- Christian Horner: “Fantastico Max, davvero fantastico. La nostra strategia ha funzionato alla grande. Ben fatto compagno.“
- Max Verstappen: “Davvero ben fatto ragazzi, ottimo lavoro.“
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La freddezza di Piastri
In qualifica non ha dato tutto. D’altronde, farsi battere da Max Verstappen potendo guidare una McLaren sottolinea come Piastri non abbia dato il massimo. Sicuramente sempre meglio del compagno di squadra però, che, nel momento topico della Q3, ha pensato bene di piantarsi contro il muro di curva 4. Piastri ha vinto la gara in partenza, quando l’ottimo scatto ha costretto l’olandese a passarlo fuori dalla pista.
Una delle migliori caratteristiche di Oscar è la concretezza. L’australiano ha un carattere molto algido, analitico. Un punto di forza che di fatto sta mettendo in crisi il compagno di squadra, altrettanto veloce ma decisamente più passionale. Al termine della corsa, piccolo grido di gioia a parte, peraltro appena accennato, si getta di immediato nella fredda analisi della corsa, senza perdere la sua consueta aplomb.
- Tom Stallard: “Davvero ben fatto Oscar. Tutto molto buono.“
- Oscar Piastri: “Woo Wooooo! È stato un po’ più difficile alla partenza ma poi è andato tutto secondo i piani. La macchina era perfetta. Non è stato semplice passare tutti i doppiati ma andiamo avanti così, ci divertiremo quest’anno.“
Verstappen non molla mai
Il campione del mondo in carica è un fenomeno e non va dimenticato che la sua vettura è inferiore alla MCL39. Eppure, malgrado la giusta penalità per non aver reso la posizione al via dopo aver passato Piastri fuori dai limiti della pista, a bordo della sua RB21 non ha mai mollato il colpo. Nemmeno quando l’australiano lo ha passato con la strategia box grazie all’undercut. Conclude secondo, terzo nel mondiale, racimolando il massimo da un fine settimana dove McLaren poteva realizzare una doppietta. Chapeau.
- Giampiero Lambiase: “Ben fatto amico, una gara molto solida.“
- Max Verstappen: “Ben fatto ragazzi, buon lavoro, è questo quello che dobbiamo fare.“
- Christian Horner: “Ottimo lavoro Max, hai dato tutto. Gran passo, hai concluso la gara a 2,8 secondi da Piastri. Hai preso tanti punti oggi. Un ritmo davvero buono, congratulazioni.“
Charles, il podio della liberazione
Charles è un super pilota di F1. Assieme a Verstappen riesce sempre a fare una grande differenza al volante. La sua SF-25 è tutt’altro che perfetta. Parliamo di una vettura spesso scorbutica che va guidata in una certa maniera per farla rendere al massimo. E Leclerc lo ha fatto ancora una volta. Qualifica impeccabile, dove ha rischiato di piantarsi per andare più forte e conquistare “solo” una quarta piazza.
Mentre in gara realizza un primo stint da maestro. Una gestione delle gomme strepitosa, che gli consente di allungare lo stint e prendere quel vantaggio su Norris che alla fine varrà il podio. Leclerc non è contento di arrivare terzo, non potrebbe essere altrimenti quando il tuo obiettivo è il mondiale. Ciò malgrado è parecchio soddisfatto per il fine settimana saudita, dove ha ottenuto il massimo dalla propria vettura.
- Bryan Bozzi: “Terzo posto, grande gara.“
- Charles Leclerc: “Yeees!“
- Frederic Vasseur: “Super, super Charles!“
- Charles Leclerc: “Questa gara è stata ahhh… molto tosta. Ma penso che abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro. Congratulazioni a tutti. Non posso essere felice per una terza piazza, ma abbiamo messo assieme una corsa davvero grande.“
- Bryan Bozzi: “Sono d’accordo in tutto. Il primo stint è stato eccezionale e il secondo lo stesso.“
Il silenzio radio conferma la crisi di Lewis
Un altro fine settimana dove nulla è andato come doveva. Eppure, l’inglese arrivava a Jeddah convinto di aver capito come guidare la SF-25. Era sicuro di aver appreso alcune tecniche, in Bahrain, utili per estrarre maggiore performance dalla vettura e mettersi in scia al compagno di squadra. Nelle interviste del dopo gara il britannico ha fatto mea culpa. Lui stesso ha sottolineato che il problema non era la macchina, in quanto Charles è arrivato terzo con la stessa vettura.
- Riccardo Adami: “Ok, settimo posto. Fai del pick-up per favore e carica le batterie. Hai avuto un buon passo nel mezzo del secondo stint, mentre il sottosterzo ti ha fermato nel primo.“
- Lewis Hamilton: “Ben fatto con Charles e scusate per il mio passo di oggi…“
Nel consueto team radio finale è praticamente scena muta. Adami prova a vedere il lato positivo, sottolineando come la carenza di rotazione abbia pesato parecchio con la mescola Medium, mentre nella seconda parte della corsa, per tanti giri, il passo era buono. Poi dà le posizioni finali dei primi dieci. A quel punto Hamilton spiaccica due parole, si congratula con Leclerc e chiede scusa per il ritmo insufficiente. La crisi è in atto…