Il Mondiale di Formula 1 torna ad accendere i motori e lo fa sull’arcipelago semidesertico del Bahrain, nel Golfo Persico. Il 14 aprile alle ore 17 sarà la volta dell’F1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2025, quarta gara del calendario. Il circuito di Sakhir è uno dei più impegnativi del calendario per i pneumatici, soprattutto in fase di frenata e di trazione. In questo articolo, analizziamo nel dettaglio le caratteristiche del tracciato, le sfide per i piloti e le strategie che potrebbero fare la differenza.
Indice
Il circuito
Il GP del Bahrain ha fatto il suo debutto in Formula 1 nel 2004. Da allora sono state 20 le corse ufficiali che si sono disputate, oggi è la quarta tappa della stagione 2025 e la sede dei test pre campionato. È stata la prima gara valida per il Campionato del Mondo ospitata in Medio Oriente.
Il circuito di Sakhir è situato nella periferia dalla capitale Manama, si sviluppa su 5.412 chilometri ed è caratterizzato da 15 curve di cui 9 a destra e 6 a sinistra. Il vento e la sabbia sull’asfalto sono i protagonisti indiscussi e hanno un impatto rilevante sull’aderenza e la prestazione delle gomme delle monoposto.
Previsti 57 giri per un totale lunghezza gara di circa 308 km. Il giro più veloce appartiene ancora a Pedro de la Rosa su McLaren che nel 2005 realizzò un tempo di 1’31″447.
Primo settore
La prima parte della pista si caratterizza per lunghi rettilinei e punti di sorpasso, dove i freni vengono messi a dura prova. La curva 1, il tornantino al termine del rettilineo principale è dedicata a Michael Schumacher e ci si arriva a circa 330 km/h. Si scende a 80 km/h e in terza per salire ai circa 170 km/h in quarta alla curva 3 e accelerare sul rettilineo fino a curva 4.
Secondo settore
Il secondo settore è quello più guidato, una sequenza di curve di raggio diverso che permette ai piloti più dotati tecnicamente di fare la differenza. Una serie di cambi di direzione ad alta velocità tra curva 5-6-7, dalla sesta marcia a 250 km/h per poi scalare e passare agli 80 km/h di curva 8.
Si decelera anche in curva 9-10, uno dei punti più impegnativi. Dopo aver avuto la possibilità di utilizzare il DRS nell’affrontare il rettilineo che porta alla curva 11 si scende in quarta marcia. Si passa poi alla settima marcia mentre si affronta il tornante a destra della curva 12 fino alla quarta marcia e curva 13.
Terzo settore
Il terzo settore offre un mix delle precedenti, con allunghi e curve tecniche che possono offrire o creare opportunità di sorpasso. Nel lungo rettilineo dove si può sfruttare il DRS, si passa dall’ottava alla quarta marcia, da circa 310 km/h a 130 km/h per poi affrontare curva 14-15 e dare gas sul rettilineo principale.
Numeri e curiosità
Il Bahrain International Circuit (BIC) è noto per la qualità e la modernità delle strutture di cui è dotato. Si corre di sera e l’impianto per l’illuminazione può contare su 4500 lampade distribuite tra 495 lampioni per collegare i quali sono stati stesi oltre 500 chilometri di cablaggi. Le curve del tracciato non hanno nomi ufficiali ad eccezione della curva 1, quella dedicata a Michael Schumacher. Su di esse e sulle altre parti della pista viene impiegata una speciale resina per evitare che la sabbia si depositi sul manto di asfalto.
Il pilota più vincente in Bahrain è Lewis Hamilton, primo con cinque successi, nel 2014, 2015, 2019, 2020 e 2021, tutti su Mercedes. Fra gli altri piloti ufficiali del 2025 che hanno già vinto a Sakhir ci sono Fernando Alonso, con 3 volte, Max Verstappen con 2 e Charles Leclerc con 1. Sebastian Vettel condivide insieme ad Hamilton e Verstappen il primato delle 3 pole position mentre il pilota inglese guida la classifica dei piazzamenti sul podio con 11 volte.
Fra i team, la Scuderia Ferrari è prima con 7 vittorie e 17 piazzamenti sul podio. La Mercedes primeggia come numero di pole position con 7 volte. Forse non tutti sanno che, sul podio non si festeggia col tradizionale champagne, ma viene utilizzato un tipo di acqua di rose non alcoolica, chiamata Waard. Nel 2024 la gara viene corsa per la prima volta di sabato per via del Ramadan.
Momenti iconici
Nel 2004, Michael Schumacher vinse la gara inaugurale in una stagione dominante con la Ferrari. Nel 2005 fu la volta di Fernando Alonso nella gara passata alla storia come la più calda della F1 con i suoi 44°C. Il pilota spagnolo bissò il successo anche nel 2006 dopo una sfida ruota a ruota per diversi giri con il tedesco della Ferrari.
Nel 2011 il GP fu rinviato e poi annullato a causa della critica situazione politica del Paese a seguito dell’evoluzione del fenomeno denominato primavera araba che aveva coinvolto diversi stati del mondo arabo. Nel 2014 invece fu teatro dell’emozionante duello tra i due piloti Mercedes Lewis Hamilton e Nico Rosberg.
Indimenticabile anche l’edizione del 2020 con Romain Grosjean su Haas, protagonista di un terribile incidente con esplosione al primo giro. Dopo diversi secondi da fiato sospeso, il pilota fu estratto vivo dalle fiamme e uscì illeso dopo aver fatto pensare al peggio. Soprattutto dopo aver visto come era ridotta la sua monoposto a seguito dell’impatto contro le barriere.
Il Bahrain è stato anche teatro dei primi veri duelli della moderna F1 tra Red Bull e Ferrari. Dopo il 2022 dove a vincere fu Charles Leclerc, nel 2023 arrivò una delle tante vittorie dell’era dominante di Max Verstappen in Red Bull Racing.
Il futuro del circuito
Il circuito di Sakhir sta diventando una vera pietra miliare nel calendario di Formula 1. Con un contratto rinnovato fino al 2036, Liberty Media ha confermato la fiducia in questo tracciato che, negli ultimi anni, ha dimostrato versatilità, spettacolarità e solidità organizzativa. L’organizzazione logistica del GP è considerata da molti tra le migliori del circus e grazie alle ottime condizioni climatiche fuori stagione, il circuito è diventato anche un polo di test e sviluppo.
Il Bahrain ha già investito in tecnologie green e ha dimostrato come Sakhir possa diventare banco di prova per format alternativi come sprint, gare doppie o circuiti variabili. Un laboratorio permanente di innovazione, una vetrina per il futuro della F1 e un tassello chiave nella strategia globale di espansione verso nuovi mercati e nuovi standard tecnologici.