GP Arabia Saudita: guida al circuito di Gedda, quinto round del Mondiale F1 2025

Il circuito di Gedda ospita la quinta tappa del Mondiale 2025: tra velocità, strategia e storia recente, il GP saudita si prepara a confermare le ambizioni

Foto di Matteo Mattei

Matteo Mattei

esperto di motorsport e automotive

Classe 1982, a Favalanciata cresce con pane e Max Biaggi. Ha collaborato con varie testate online spaziando tra Esports e motori. Il mio motto: ''Per aspera ad astra''.

Pubblicato: 16 Aprile 2025 08:29

Il Mondiale di Formula 1 torna ad accendere i motori nel weekend di Pasqua. In Arabia Saudita, sulle rive del Mar Rosso, il prossimo 20 aprile alle ore 19, sarà la volta dell’F1 Saudi Arabian Grand Prix 2025, quinta gara del calendario.

Il circuito di Gedda è un circuito stradale temporaneo posizionato in un’area di 30 km denominata Corniche. In questo articolo, analizziamo nel dettaglio le caratteristiche del tracciato, le sfide per i piloti e le strategie che potrebbero fare la differenza.

Il circuito

Dopo il suo debutto nel 2021 svoltosi a dicembre e i successivi tre eventi tenutisi nel mese di marzo, la quinta volta del GP dell’Arabia Saudita si terrà nel mese di aprile. Ad attendere i piloti in pista, per la prima volta, condizioni di temperatura, vento e umidità simili alla stagione estiva.

Il circuito di Gedda è stato progettato da Hermann Tilke e misura 6.176 chilometri. Nello specifico è il circuito cittadino più veloce e uno dei più lunghi dell’attuale calendario di F1. Le sue numerose curve ad alta velocità, 27 in totale di cui 16 a sinistra e 11 a destra, lo rendono uno dei preferiti sia dei piloti che dei fan.

Previsti 50 giri in notturna e in senso antiorario per un totale lunghezza gara di circa 308 km, fino a oggi percorsi con una media di 252 km/h. Ci saranno anche 3 zone DRS. Il giro più veloce appartiene a Lewis Hamilton su Mercedes che nel 2021 realizzò un tempo di 1’30″734.

Primo settore

Dopo lo scatto della partenza, i piloti affronta la curva 1 verso sinistra e subito dopo la curva a destra entrambe da percorrere in seconda marcia. Si va poi in accelerazione in un tornante a sinistra fino a raggiungere la sesta marcia e poi a scalare in terza per affrontare curva 4 a sinistra. Si sale di nuovo in quinta marcia verso destra fino a inserire la sesta a sinistra e affrontare curva 7-8-9. Sempre in velocità anche le curve 10-11-12 che sfociano in un breve rettilieno da settima marcia che immette nel secondo settore.

Secondo settore

Il settore si apre con la caratteristica pendenza di 12 gradi della curva 13, da percorrere verso sinistra. Segue un destra-sinistra con piede sull’acceleratore fino in settima marcia e poi un altro secco destra-sinistra dove liberare tutti i cavalli e utilizzare nella prima zona il DRS tra le curve 19 e 22. In questa parte della pista il pilota deve bilanciare la velocità con la precisione nella traiettoria, evitando di perdere tempo prezioso.

Terzo settore

In piena accelerazione si percorre una traiettoria veloce destra-sinistra-destra per poi arrivare al rettilineo da percorrere in ottava marcia che vira a sinistra fino alla curva 27. Nel rettilineo in questione si può nuovamente utilizzare il DRS. Si arriva quindi a rallentare e scendere in terza marcia curvando a sinistra pronti per immetersi nel rettilineo principale dove si potrà utilizzare per la terza volta il DRS.

Numeri e curiosità

Il Jeddah Corniche Circuit è rapidamente diventato uno dei tracciati più affascinanti e impegnativi del calendario, grazie alla sua combinazione di velocità mozzafiato e layout tecnico. Nella sua breve storia, ha visto tre piloti suddividersi le vittorie nei quattro GP fin qui disputate. Max Verstappen è l’unico ad essersi imposto due volte, nel 2022 e nel 2024, e il primo in termini di punti conquistati. Lewis Hamilton conquistò l’edizione inaugurale del 2021 mentre Sergio Perez si assicurò il successo nel 2023.

Il quattro volte campione del mondo ha sempre finito il GP sul podio mentre Charles Leclerc è il pilota che ha conquistato più giri veloci oltre ad essersi piazzato altrettante due volte fra i primi tre. La Red Bull è il team che si è imposto 3 volte in Arabia Saudita, in pratica nelle ultime 3 edizioni e ha ottenuto due doppiette consecutive nel 2023 e 2024. Ogni edizione finora disputata ha visto in pista almeno una Safety Car o Virtual Safety Car.

Emozioni e velocità sul Mar Rosso

Il GP saudita sul circuito cittadino di Jeddah si è ritagliato una sua identità unica nel Mondiale, pur essendo una delle tappe più recenti. Il suo debutto è stato immediatamente un momento storico della F1. La lotta tra Lewis Hamilton e Max Verstappen raggiunse uno dei suoi picchi più infuocati proprio qui, nel penultimo appuntamento della stagione 2021. La gara fu caratterizza da bandiere rosse, Safety Car, contatti e polemiche.

Il momento più controverso fu quello in cui Verstappen rallentò per restituire la posizione a Hamilton, che però finì per tamponarlo. Hamilton vinse la gara, pareggiando i punti in classifica con l’olandese.

Un altro momento nella storia saudita della F1 fu il violento incidente di Mick Schumacher durante le qualifiche del 2022. La sua Haas andò a sbattere duramente contro le barriere a oltre 270 km/h. Il pilota, fortunatamente illeso, fu però costretto a saltare la gara. L’incidente riaccese i dibattiti sulla sicurezza del circuito, con curve cieche e muri molto vicini alla pista.

Il futuro del circuito

Il circuito cittadino di Gedda ha rapidamente conquistato un posto di rilievo nel calendario della Formula 1, ma il suo destino non è ancora certo. Inaugurato nel 2021 con l’ambizione di offrire una delle piste più spettacolari e veloci dell’intero campionato e del Medio Oriente, il Jeddah Corniche Circuit è oggi al centro di una riflessione strategica sul futuro del motorsport in Arabia Saudita. Nella visione a lungo termine delle autorità saudite, il tracciato di Jeddah rappresenta una tappa intermedia verso un progetto più ambizioso, quello della creazione di un circuito permanente a Qiddiya.

Secondo indiscrezioni, il circuito dovrebbe rimanere nel calendario almeno fino al 2026. È possibile, inoltre, che venga utilizzato anche in futuro per eventi non iridati. “Il futuro del Regno è luminoso e promettente, e la nostra nazione merita più di quanto abbia già raggiunto. Raddoppieremo le nostre capacità per contribuire ulteriormente alla realizzazione di questo futuro” il commento ambizioso del principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman Bin Abdulaziz Al-Saud.

Per l’Arabia Saudita, la F1 è parte di una più ampia strategia geopolitica e di soft power. Il GP rappresenta un simbolo del progetto “Vision 2030“, volto a diversificare l’economia nazionale e attrarre turismo internazionale. Che sia a Jeddah o a Qiddiya, il futuro della F1 in Arabia Saudita appare comunque consolidato.