Ferrari, il compromesso sul setup non paga: analisi qualifiche GP Giappone

L'handling della SF-25 non funziona come atteso: vettura instabile e difficile da spingere al limite

Foto di Zander Arcari

Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

Pubblicato: 5 Aprile 2025 05:41

Ferrari si deve ancora una volta accontentare. Solo quarto posto per Charles Leclerc, dietro alle due McLaren con uno strepitoso Verstappen che si prende la pole. Olandese sugli scudi, capace di sfruttare al massimo la sua RB21. Male Hamilton, a sei decimi dal campione del mondo in carica in ottava posizione. Un’altra qualifica difficile, dove la Rossa non riesce a mettere tutto assieme.

GP Cina, Q1: sofferenza nel T2

Le due auto italiane abbandonano la pitlane per questo primo run. La SF-25 numero 16 monta un treno di Pirelli a banda rossa per Charles, mentre Lewis opra per le mescole cerchiate di giallo. Nella pausa dopo le prove libere 3, il team ha studiato una particolare warm-up strategy per ottimizzare il rendimento delle mescole, studiando i dati raccolti nelle Fp3. L’obiettivo è quello di accedere al massimo grip sin da curva uno, senza arrivare al surriscaldamento nel terzo settore.

Per questo l’attivazione dovrà essere perfetta, in quanto pochi gradi di temperatura possono condizionare parecchio il rendimento delle monoposto. I ferraristi arrivano sull’ultima curva, inseriscono la mode push e parte il primo tentativo. Il bilanciamento sembra discreto, forse non buono come quello che abbiamo visto nelle Fp3. Solo un tentativo e le due monoposto rientrano ai box.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari
Fonte: Getty Images
il monegasco Charles Leclerc, a bordo della SF-25 nella qualifica del Giappone

Leclerc si ferma sulla piazzola dei box, mentre l’inglese entra in garage e passa pure lui alle Soft. Per ambedue arriva un ritocco al carico anteriore. Nel secondo tentativo Charles soffre alla 9, dove deve correggere per un sovrasterzo, idem al tornantino della 11 dove resta largo. Leggermente nervosa l’auto sull’ultima chicane. Deve fare meglio anche in curva 1. Peccato per le sbavature, perché la prestazione era buona. Lewis è invece più in difficoltà con le gomme, il suo feeling non è buono come vorrebbe.

Hamilton resta pertanto in pista. Il britannico raffredda le gomme e si lancia ancora. Pure lui ha un po’ di sovrasterzo nelle fasi di uscita dalle curve lente. Tuttavia migliora il suo crono e passa il taglio senza problemi, come il compagno. Interessante notare che, finalmente, nel bel mezzo dello snake Charles non tocca più il freno per puntare la vettura, segno che riesce a gestire meglio l’handling della sua monoposto.

GP Cina, Q2: posteriore leggero

Per la seconda parte della qualifica si inizia a fare sul serio. Si alzeranno le rivoluzioni dei propulsori che, tenendo presente il lungo tratto ad alta velocità di percorrenza del T3, ci farà capire quali sono le differenze relative alla resistenza all’avanzamento. Nella Q1 sono i riferimenti del secondo settore che allontanano la Rossa dalla vetta. Parliamo proprio di curva 9 e 11, dove i ferraristi hanno sofferto maggiormente.

Per il primo run, i piloti della Ferrari abbandonano la corsia box con le gomme Soft, questa volta usate per ambedue. Si cura ancora parecchio l’attivazione delle gomme, usando spesso i freni per scaldare l’anteriore. Lewis ha un po’ di sovrasterzo alla 9 e una piccola correzione alla 12, mentre alla 13 non prende bene l’apice. Charles deve invece alzare il piede in accelerazione in uscita dal tornantino, inoltre commette un errore alla 9.

Si passa pertanto alla seconda fase, dove le due SF-25 montano un treno di Pirelli cerchiate di rosso. Serve mettere assieme tutto il giro. La vettura non è perfetta, ma l’abilità dei piloti può sopperire per avvicinarsi alla vetta. Hamilton deve effettuare una correzione in curva 1, abbastanza bene alla 11, per il resto abbastanza pulito. Leclerc invece non percorre bene lo snake, curva 6 e 7 in particolare.

Inoltre è un po’ largo alla 11. Il monegasco non è affatto contento con l’attivazione delle gomme e chiede un cambio di carico all’anteriore: “+ 4 click” per avere più downforce. Breve sosta per entrambi e poi ancora pista. Il giro però non viene concluso, in quanto si passa il taglio senza problemi. Come previsto, l’attivazione delle gomme è cruciale, e nella Q2, sotto questo punto di vista, non sembra che le cose siano andate come atteso.

GP Cina, Q3: gestione imperfetta

Nel complesso sembra che Ferrari abbia avanzato ulteriormente il balance sull’avantreno, trovando sì più rotazione, ma un posteriore che si alleggerisce oltre una certa soglia. In curva 13 e 14 c’è tanta differenza con McLaren. Le rosse sfiorano i cordoli interni, mentre Norris ci sale sopra per metà. Siamo arrivati all’ultima tranche della qualifica, dove i piloti dovranno dare il massimo per il risultato.

Nel primo run i ferraristi curano parecchio il ciclo di isteresi, per trovare quel grip che nella Q2 non era affatto ottimale. Le gomme sono sempre Soft, due treni nuovi. L’equilibrio della Rossa è parecchio delicato e non è affatto semplice mettere tutto assieme. Adami suggerisce di utilizzare il toggle sinistro dietro il volante, dove la configurazione pre-mappata lo può aiutare nella rotazione per il T1.

Lewis Hamilton, Scuderia Ferrari
Fonte: Getty Images
britannico Lewis Hamilton, a bordo della SF-25 nella qualifica del Giappone

Hamilton non è perfetto nel primo settore, dove commette una leggera sbavatura tra la sei e la sette. Arriva pure un pelo lungo alla 11, mentre alla Spoon non sfiora nemmeno i cordoli. Si lamenta anche delle gomme. Leclerc va molto meglio, ma non riesce a capire perché abbia così tanto sottosterzo nello snake e per questo chiede un cambio di carico all’anteriore: “+ 4”. Nel suo caso finalmente il rendimento al tornantino è migliore.

Nell’ultimo tentativo Ferrari non massimizza. Non bene Lewis, largo in curva 1 e 13. Per il resto il giro non è troppo sporco, ma tremendamente lento. Si migliora di pochi decimi. Charles invece è addirittura più lento di prima, dove paga tutto il gap sulla pole di Verstappen nel primo settore. Anche l’inglese non è perfetto nel T1, perdendo poi ulteriore rendimento nel resto della pista.

Classifica qualifiche Gran Premio Giappone:

  • Max Verstappen (Red Bull) 1:26.983
  • Lando Norris (McLaren) 1:26.995
  • Oscar Piastri (McLaren) 1:27.027
  • Charles Leclerc (Ferrari) 1:27.299
  • George Russell (Mercedes) 1:27.318
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) 1:27.555
  • Isack Hadjar (Racing Bulls) 1:27.569s
  • Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) 1:27.610s
  • Alexander Albon (Williams) 1:27.615s
  • Oliver Bearman (Haas) 1:27.867s

Le prove libere 3 del Gran Premio del Giappone

Un venerdì interessante, quello della Ferrari in Giappone. Non tutto è andato come atteso, ok. Ciò malgrado, un certo qual fascino competitivo si è intravisto: questo il sapore in bocca rimasto dopo le prove libere due del Giappone, direttamente raccontato dai protagonisti. Pilota e team principal la pensavano allo stesso modo. Serviva un ulteriore step competitivo, alla portata, per sbloccare ulteriore rendimento e gettarsi nella lotta al vertice.

Le due Rosse scendono in pista. Primo run che si affronta con gli pneumatici Soft, una mescola per provare subito l’efficacia sui cambi di setup con la massima quantità di aderenza. Gli alfieri della Rossa lavorano intensamente sulla warm up strategy, super importante in vista della qualifica. Risulterà infatti cruciale la corretta attivazione delle coperture, altamente necessaria per accedere al massimo grip e aver il giusto rendimento per tutto il giro.

La Rossa testa i cambi di setup con le Soft

Nemmeno il tempo di due curve e siamo ancora con la bandiera rossa: fuoco in pista. Finalmente si riparte, quando oramai mancano 45 minuti al termine della sessione. La trasmissione è settata sulla posizione GX3, per avere una cambiata rapida ma non troppo aggressiva che possa scomporre la vettura in curva. Dal primo giro si nota sempre una certa tendenza della vettura a tenere lontano l’apice nelle curve 13 e 14.

Arriva subito un ritocco sul carico sviluppabile all’avantreno: “Plus 2 per Charles, plus 3 per Lewis“. Notiamo che il monegasco continua ad avere una traiettoria più larga alla 11. In radio, Bozzi fa sapere che è l’unico punto in cui perde. Buono il rendimento nello snake, bene anche nella chicane finale, dove la vettura sembra scomporsi meno rispetto a ieri, quando sale e scende dal cordolo.

Ferrari migliora ma manca ancora qualcosa

Sebbene, come detto, alla Spoon resti questo atteggiamento sottosterzante, sembra che le due SF-25 siano più vicine al cordolo interno. Charles è contento così e torna ai box, mentre Hamilton raffredda le gomme e realizza un ultimo tentativo. Tuttavia, poco dopo, Adami lo richiama ai box, in quanto il tempo stringe e non bisogna perdere tempo per completare il programma di lavoro. Cinque minuti più tardi, ancora pista.

Le due Rosse montano sempre le Soft, quelle usate del run precedente. Gli ingegneri di pista forniscono diversi suggerimenti sulle mappature preimpostate da utilizzare, tanto per quanto riguarda le staccate quanto per la rotazione in ingresso e centro curva. Nel primo tentativo Lewis non è perfetto tra la 13 e la 14, dove soffre un piccolo snap e resta troppo lontano dall’apice con la sua SF-25.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari
Charles Leclerc a bordo della sua Ferrari SF-25 nelle Fp3 del Gran Premio del Giappone 2025

Meglio Charles all’inizio del terzo settore, sebbene continui a tenere una traiettoria differente al tornantino. Resta troppo largo e questo è un problema, perché il monegasco perde davvero tanto tempo in questo punto preciso della pista. Serve un atteggiamento diverso per ottimizzare il giro. Osservando gli intertempi, infatti, correggere questa situazione gli farebbe fare un balzo in avanti a livello cronometrico.

Le Rosse, sul più bello, non riescono a mettere assieme dei tentativi puliti

La pausa in garage dura poco questa volta, giusto il tempo di sostituire le gomme e tornare in pista. Ancora Pirelli a banda rossa, ma questa volta nuove. Purtroppo Leclerc è costretto ad alzare il piede per il troppo traffico, mentre Hamilton conclude il giro, malgrado pure lui abbia incontrato diversi piloti nel suo giro. Nel secondo tentativo va ancora peggio con il traffico per Charles, che si stoppa ancora una volta nel T1. Molta sfortuna per lui…

Certo è, considerando il muretto box della Ferrari, che potevano controllare meglio la track position del monegasco e consigliare un’andatura differente per trovare meno monoposto nel T1 e prenderle nel terzo settore. Si conclude così la terza e ultima sessione di prove libere del Gran Premio del Giappone. Un peccato, in quanto, proprio sul più bello, il team italiano non è riuscito a raccogliere sui tempi i frutti del lavoro svolto.

Classifica prove libere 3 Gran Premio Giappone:

  • Lando Norris (McLaren) 1:27.965s
  • Oscar Piastri (McLaren) +0.026s
  • George Russell (Mercedes) +0.112s
  • Charles Leclerc (Ferrari) +0.449s
  • Max Verstappen (Red Bull) +0.532s
  • Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) +0.559s
  • Alexander Albon (Williams) +0.589s
  • Pierre Gasly (Alpine) +0.638s
  • Yuki Tsunoda (Red bull) +0.820s
  • Isack Hadjar (Racing Bulls) +0.821s