Honda CB 750, la due ruote che supera ogni limite: venduta a 108.000 euro

La Honda CB 750 è capostipite di un'intera generazione di Four riconosciuta da tutti come la prima moto costruita in grande serie, robusta e affidabile

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Tra il motore a quattro cilindri in linea, l’avviamento elettrico, il cambio a cinque marce e i freni a disco anteriori, la Honda CB 750 ha avuto un impatto determinante nella produzione motociclistica. All’epoca del suo arrivo sul mercato nel 1969, diverse innovazioni tecniche da lei introdotte erano rivoluzionarie. Con la tipica intraprendenza giapponese ha segnato un prima e un dopo nella storia delle due ruote.

La risposta ideale agli escursionisti

Robusta e affidabile, costituiva una delle moto ideali per gli escursionisti. Oltre all’uso quotidiano, si destreggiava, infatti, in maniera eccelsa su percorsi accidentati. Il design avrebbe finito per influenzare intere generazioni, con la sua silhouette elegante e minimaliste, tuttora apprezzata da parecchi piloti. Che rimpiangono con somma nostalgia i bei tempi andati, quando, a loro avviso, le Case erano maggiormente ispirate.

Avendo pochi esempi da seguire, trovavano dentro di sé il coraggio di osare. Non sempre le soluzioni introdotte facevano centro, ma se ci riuscivano era festa. Venduta in oltre 400.000 unità nei primi anni di carriera, la Honda CB 750 fu un’autentica best seller. Ai posteri è passata come la prima motocicletta prodotta in grandi numeri a un pubblico più ampio e il prestigio acquisito spinge oggi a mettere sul piatto delle cifre da favola pur di accaparrarsene le rarità.

Su eBay uno straordinario esemplare, tra i quattro prototipi pre-serie mai realizzati dall’azienda giapponese, è stato battuto all’asta per la cifra record di 108.000 euro. In condizioni impeccabili, con carrozzeria celeste e motore sabbiato, ha resistito in modo divino all’avanzare del tempo. I progettisti se ne sono serviti nei test del propulsore e della ciclistica, tappa preliminare al rilascio della versione definitiva nei punti vendita. Esposta allo stand del Costruttore al Las Vegas Motorcycle Dealer Show del 1968, le sue foto furono le prime a essere impiegate nel marketing materiale interno durante la campagna di lancio.

Un’asta senza esclusione di colpi

L’asta è stata una vera e propria sfida senza esclusione di colpi riguardante sei facoltosi appassionati, disposti a carte false pur di soffiarla ai competitor. A causa dell’accesa competizione, il valore è aumentato in misura esponenziale, fino alla nomina del vincitore. Alla fine, l’offerta di 148.100 dollari, corrispondenti a circa 108.000 euro, si è rivelata quella vincente, ribadendo l’appeal delle 750 cc di casa Honda, che prosegue ancora oggi con la nuova Hornet, naked dal carattere pungente.

Stando al venditore, un rinomato collezionisti di CB Four, i restanti concept sono irreperibili e quello piazzato costituisce l’unico rimasto. È plausibile che le gemelle siano finite in mille pezzi, disassemblate per la vendita di ricambi, rottamati o persi. Probabilmente la tesi corrisponde al vero, date le proposte economiche avanzate dai soggetti interessati.

I critici liquideranno il tutto come una follia, in quanto si sono superate di slancio le previsioni iniziali. Effettivamente, la quotazione raggiunta eccede di netto le stime di un esperto, tuttavia chi ha il coraggio di rimanerne indifferente? Per quelle che sono le immagini trapelate, sembra quasi di aver davanti una due ruote appena uscita dalla catena di montaggio. Eppure, ha “soffiato” le 50 candeline con lo smalto dei fasti d’oro. Il nome del fortunato acquirente non è noto, ma col suo gesto ha espresso amore allo stato puro alla motocicletta.