Gli incidenti sulle strade italiane sono all’ordine del giorno e per guidare in sicurezza bisogna sempre essere vigili, rispettare le norme e il buon senso. Purtroppo, non sempre uno stile di guida attento e la massima prudenza bastano per evitare un sinistro, in alcuni tratti più di altri. Che sia per conformazione delle carreggiate, la quantità di vetture che ci passano giornalmente o i limiti di velocità, ci sono strade che da anni rimangono ai vertici del triste primato di strade più pericolose d’Italia. Siccome conoscere i tratti più rischiosi del nostro Paese può aiutare a prevenire i rischi, è importante conoscere la lista aggiornata delle strade d’Italia in cui prestare maggiore attenzione.
Indice
Le 10 strade più pericolose d’Italia
Dagli studi ACI-Istat più recenti emerge che alcune strade italiane continuano a presentare un numero particolarmente elevato di incidenti, spesso dovuti a traffico intenso, condizioni dell’asfalto, scarsa illuminazione o semplicemente distrazione degli automobilisti. Tra le arterie più pericolose del Paese troviamo:
- SS16 Adriatica: con 1.238 incidenti registrati all’anno, è la strada con più pericolosa d’Italia;
- A1 Milano-Roma-Napoli (Autostrada del Sole): l’arteria principale del Paese è teatro di 1.127 incidenti l’anno;
- SS1 Via Aurelia: collega Roma con la Liguria e registra annualmente 944 incidenti;
- A4 Torino-Trieste: una delle principali autostrade del nord Italia, con 933 incidenti;
- A90 Grande Raccordo Anulare di Roma: una delle tangenziali più trafficate d’Europa e anche delle più pericolose, con 648 incidenti nei 12 mesi;
- A14 Bologna-Taranto (Autostrada Adriatica): un collegamento cruciale tra il nord e il sud del Paese con appena oltre i 600 incidenti l’anno e una elevata percentuale di incidenti mortali;
- SS11 Padana Superiore: attraversando diverse regioni supera 500 incidenti nell’arco dei 12 mesi;
- SS9 Via Emilia: una strada storica, ma purtroppo anche molto pericolosa con 495 incidenti;
- SS12 Dell’Abetone e del Brennero: un’arteria di montagna con condizioni difficili e 448 incidenti registrati.
- SS7 Via Appia: una delle strade più antiche d’Italia, e forse per questo anche tra le più pericolose con 447 incidenti.

Le città con il maggior numero di incidenti stradali
La causa principale di incidenti mortali rimane l’alta velocità, ma in città le cose non sembrano migliorare con la presenza di traffico intenso e utenti della strada più esposti come motocicli e pedoni. Secondo i dati più recenti, le città più pericolose sono:
- Roma: traffico caotico, grande presenza di mezzi privati e manto stradale spesso non all’altezza rendono la capitale in cima alla lista con il più alto numero di incidenti;
- Milano: nonostante i varchi restrittivi in fatto di vetture inquinanti, il capoluogo lombardo presenta un alto tasso di incidenti, soprattutto nelle ore di punta e serali;
- Genova: l’urbanistica complessa e il traffico caotico mettono la città ligure al terzo posto di questa triste classifica;
- Firenze: spazi ristretti e alto tasso flusso di veicoli danno al capoluogo toscano un posto in questa triste classifica;
- Torino: traffico intenso e incroci pericolosi fanno della città piemontese una delle più colpite.
Le strade urbane più pericolose per pedoni e ciclisti
Pedoni e ciclisti in città sono tra i soggetti della strada più esposti ai rischi. Gli incidenti si verificano spesso su strade ad alta percorrenza, dove l’incontro tra veicoli e soggetti vulnerabili è più difficile. Di seguito le strade urbane più pericolose in Italia:
- Corso Francia (Roma): una delle arterie della capitale che collegano il centro al raccordo, purtroppo spesso si è prestata a teatro di incidenti mortali;
- Viale Monza (Milano): una delle strade che vanta un triste primato di pericolosità per i ciclisti, con numerosi incidenti registrati ogni anno;
- Via Marina (Napoli): un’arteria dove l’alta velocità e il traffico intenso aumentano i rischi per pedoni e ciclisti;
- Corso Vittorio Emanuele II (Torino): caratterizzato da incroci complessi e attraversamenti pedonali pericolosi;
- Via Indipendenza (Bologna): una strada centrale con un elevato numero di pedoni e ciclisti, spesso esposti a situazioni di rischio.
La sicurezza stradale: confronto con l’Europa
Rispetto al resto d’Europa, l’Italia si colloca in una posizione intermedia nella classifica del numero di incidenti mortali. Ai vertici troviamo Norvegia e Svezia grazie a infrastrutture avanzate, parco auto moderno e rigorose politiche di sicurezza stradale. Come fanalini di coda troviamo invece nazioni come la Bulgaria e la Romania. Tuttavia, per raggiungere i livelli dei Paesi più virtuosi, è necessario un ulteriore impegno sia da parte delle istituzioni che degli automobilisti stessi.
Misure per migliorare la sicurezza stradale
Per ridurre il numero di incidenti e migliorare la sicurezza sulle strade italiane, nel corso dell’ultimo periodo sono state adottate diverse misure, dalle campagne di sensibilizzazione sui pericoli dell’alta velocità all’aumento d’infrastrutture riguardo mezzi di trasporto pubblici. Alcune amministrazioni locali stanno beneficiando di regole più restrittive in termini di limiti di velocità, come ad esempio l’iniziativa Città 30 di Bologna. A livello nazionale invece, il Ministero dei Trasporti ha orientato la propria campagna di prevenzione verso la lotta contro alcool e droga alla guida, con una riforma del Codice della Strada molto discussa.