Il lato nascosto del pagamento alla pompa con carta di credito

Utilizzare la carta di credito per pagare la benzina offre praticità e velocità della transazione ma è importante sapere come funziona tutta la procedura

Foto di Fabio Lepre

Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Pubblicato: 24 Agosto 2024 17:52

Con l’aumento dell’uso dei pagamenti elettronici, è diventato sempre più comune pagare la benzina con la carta di credito o il bancomat. Questa pratica si è diffusa rapidamente, in parallelo con la tendenza generale di utilizzare sempre più spesso la moneta elettronica per le transazioni quotidiane, compresi i rifornimenti di carburante.

Quando si opta per il servizio alla pompa assistito, dove il benzinaio si occupa del rifornimento, il pagamento avviene dopo l’erogazione del carburante, senza particolari problematiche. In questi casi, il processo è semplice e diretto, con la carta di credito o il bancomat che vengono utilizzati per saldare l’importo dovuto al termine dell’operazione.

D’altra parte, se si sceglie il self service, il rifornimento richiede maggiore autonomia. In questo caso la procedura è leggermente diversa: per motivi di sicurezza e per garantire il pagamento, l’erogazione del carburante avviene solo dopo che è stato autorizzato il pagamento con la carta di credito o il bancomat. In pratica, la carta viene inserita e validata prima di poter procedere con il rifornimento.

Questa opzione, sebbene più automatizzata, può presentare alcuni imprevisti, come la possibilità di errori di lettura della carta o problemi di autorizzazione della transazione, soprattutto se il terminale non è aggiornato o se ci sono problemi di connessione. Ma ci sono anche altri aspetti da conoscere ovvero quelli relativi alla cauzione richiesta.

Vuoi continuare a leggere?

Iscriviti e avrai accesso completo a tutti i nostri contenuti.