Qual è l’importanza del codice di velocità degli pneumatici

Scopri come il codice velocità dello pneumatico influisce sulla sicurezza, prestazioni e conformità legale dell'auto

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Maurizio Chiogna

meccanico-elettronico automotive

La passione per i motori mi ha spinto, fin da quando avevo 16 anni, a dedicarmi alla riparazione delle auto, sviluppando una notevole esperienza nel settore automotive e diventando un meccanico elettronico. Dal 2020 ho iniziato a scrivere per il web, unendo così questa passione al mondo della divulgazione.

Pubblicato: 21 Aprile 2025 09:30

Le sigle presenti sugli pneumatici costituiscono un vero e proprio linguaggio tecnico, essenziale per garantire la sicurezza e le prestazioni ottimali del veicolo. Tra questi codici, quella relativa all’indice di velocità è particolarmente significativa. Comprendere a fondo l’importanza dell’indice di velocità permette all’automobilista di fare delle scelte corrette, assicurando la giusta corrispondenza tra le capacità della gomma e le caratteristiche dell’auto, nel pieno rispetto delle normative. Approfondiamo insieme il significato di questo codice e le sue implicazioni pratiche.

Cos’è l’indice di velocità delle gomme e dove si trova

Spesso chiamato anche codice di velocità, è una delle sigle fondamentali presenti sulla spalla dello pneumatico. Si tratta di una lettera dell’alfabeto che indica la velocità massima alla quale quella specifica gomma può viaggiare in sicurezza, trasportando il carico massimo consentito (indicato dall’indice di carico adiacente). È importante comprendere che non rappresenta la velocità massima dell’auto, bensì il limite strutturale della gomma certificato dal costruttore dopo rigorosi test. Trovare questo codice è molto semplice, lo si trova subito dopo la marcatura dimensionale completa dello pneumatico. Prendiamo ad esempio la sigla 225/45R17 94W:

  • 225 è la larghezza del battistrada;
  • 45 è il rapporto percentuale tra altezza della spalla e larghezza;
  • R indica la struttura radiale;
  • 17 è il diametro del cerchio in pollici;
  • 94 è l’indice di carico (capacità massima di peso);
  • W è l’indice di velocità.

Ogni lettera corrisponde a una velocità specifica. Ecco alcuni esempi comuni:

  • Q: 160 km/h;
  • R: 170 km/h;
  • S: 180 km/h;
  • T: 190 km/h;
  • U: 200 km/h;
  • H: 210 km/h;
  • V: 240 km/h;
  • W: 270 km/h;
  • Y: 300 km/h;
  • ZR: oltre 240 km/h.

Questa lettera è quindi un parametro tecnico fondamentale definito in fase di progettazione e omologazione della gomma.

Perché rispettare quello prescritto

Rispettare l’indicatore di velocità definito dal costruttore sul libretto di circolazione è una prescrizione tecnica fondamentale, non una formalità burocratica. Utilizzare pneumatici con un codice di velocità inferiore a quello omologato introduce infatti concreti rischi per la sicurezza, principalmente legati a due fattori critici:

  • surriscaldamento e cedimento strutturale: forzare uno pneumatico oltre la sua velocità limite genera calore eccessivo, questo ne può degradare progressivamente mescola e struttura interna. Questo innalzamento di temperatura può portare a un possibile scoppio della gomma, specialmente sotto stress (come lunghi tragitti, pieno carico, alta velocità);
  • minore stabilità e controllo del veicolo; un codice di velocità inadeguato indica che la gomma non è costruita per gestire le intense forze (centrifughe, laterali) tipiche dell’alta velocità. Di conseguenza la sua carcassa può quindi deformarsi in modo anomalo, alterando l’impronta a terra, riducendo l’aderenza, la precisione in curva e la frenata nelle manovre impreviste.

Ignorare l’indice di velocità prescritto equivale quindi a compromettere volontariamente elementi chiave per il controllo e la sicurezza del proprio mezzo.

Velocità e prestazioni

Il codice di velocità non si limita a indicare un tetto massimo di velocità, ma riflette differenze costruttive che influenzano direttamente le prestazioni dinamiche dell’intero veicolo. Generalmente, pneumatici omologati per velocità superiori (es. V, W, Y) sono progettati con mescole più performanti e strutture rinforzate (fianchi più rigidi, carcasse più robuste) rispetto a quelli con indici inferiori (es. T, H), ottimizzati magari per altri aspetti come il comfort o la durata. Queste differenze si traducono in vantaggi tangibili alla guida:

  • maggiore precisione e reattività dello sterzo: la superiore rigidità strutturale limita le deformazioni della spalla in curva, offrendo una risposta più pronta ai comandi del volante e un migliore controllo del veicolo, specialmente nella guida sportiva o nei cambi di direzione veloci;
  • migliore efficacia in frenata: una carcassa più solida contribuisce a mantenere un’impronta a terra più stabile e uniforme anche sotto forte decelerazione, ottimizzando l’aderenza e favorendo spazi d’arresto contenuti;
  • ottimizzata gestione del calore: la capacità di dissipare efficacemente il calore generato dall’attrito e dalle flessioni ad alta velocità è cruciale, aiutando a mantenere costanti le prestazioni nel tempo e a prevenire un degrado accelerato della mescola.

Scegliere l’indice di velocità corretto, quindi, non è solo una questione di sicurezza, ma assicura anche che il comportamento dinamico del veicolo previsto dal costruttore.

Come scegliere quello corretto

Per assicurarsi di scegliere pneumatici con l’indice di velocità corretto, il riferimento unico e ufficiale è il libretto di circolazione. Ecco come consultarlo correttamente e trovare l’informazione necessaria:

  • individuare la sezione pneumatici: cercare all’interno del documento la parte dedicata alle caratteristiche tecniche o alle misure degli pneumatici omologati, solitamente identificabile al punto (3) o in pagine descrittive aggiuntive che elencano le opzioni consentite;
  • trovare i codici specifici per misura: accanto a ogni misura di pneumatico ammessa (ad esempio, 225/45 R17), il documento riporta i valori minimi richiesti sia per l’indice di carico (es. 91) sia per l’indice di velocità (es. V), che è la lettera da rispettare;
  • comprendere l’importanza di questi valori: è importante attenersi scrupolosamente a questi codici poiché sono stati definiti dal costruttore del veicolo sulla base di test rigorosi, tenendo conto delle prestazioni specifiche dell’auto, del peso, dell’assetto e degli standard di sicurezza e omologazione;
  • verificare sempre prima dell’acquisto: controllare questi dati sul proprio libretto è un passo essenziale per garantire la conformità legale e la sicurezza su strada, in caso di dubbi o per chiarimenti su misure alternative eventualmente riportate, è sempre la scelta migliore rivolgersi a un gommista qualificato.

Cosa dice la legge

La normativa italiana, come quella europea, è molto chiara riguardo all’indice di velocità. Il Codice della Strada vieta la circolazione con pneumatici aventi caratteristiche diverse da quelle indicate nel libretto di circolazione, incluso un indice di velocità inferiore a quello omologato. Le conseguenze in caso di controllo possono essere severe:

  • sanzione amministrativa: una multa pecuniaria significativa;
  • ritiro del libretto di circolazione: il documento viene trattenuto fino alla regolarizzazione;
  • fermo amministrativo del veicolo: in alcuni casi, il veicolo può essere sottoposto a fermo;
  • problemi assicurativi: in caso di incidente, la compagnia assicurativa potrebbe rivalersi sull’assicurato se l’irregolarità dei pneumatici viene ritenuta concausa del sinistro.

Esiste un’importante eccezione per i pneumatici invernali (identificati dalla marcatura M+S, meglio se accompagnata dal simbolo 3PMSF – fiocco di neve). La legge consente, solo per questi pneumatici e durante il periodo di utilizzo consentito, di montare un indice di velocità inferiore a quello indicato sul libretto, purché non sia inferiore a Q (160 km/h). Al contrario, montare pneumatici con un indice di velocità superiore a quello prescritto sul libretto è generalmente consentito dalla legge.

Indici di velocità e carico

Sebbene indice di velocità (la lettera) e indice di carico (il numero che la precede, es. 94 in 94W) siano marcature distinte, funzionano in stretta correlazione. Per garantire la sicurezza e la conformità, è essenziale comprendere come interagiscono e rispettarli entrambi secondo le indicazioni del libretto:

  • due parametri distinti: l’indice di carico stabilisce la massa massima (espressa in kg tramite tabelle di conversione) che ogni singola gomma può supportare, mentre l’indice di velocità ne definisce la velocità massima sostenibile in condizioni di utilizzo corrette;
  • la velocità massima è garantita solo entro il limite di carico: è cruciale capire che la performance di velocità indicata dalla lettera (es. W per 270 km/h) è valida soltanto se lo pneumatico sta operando entro il limite di peso specificato dall’indice di carico;
  • resistenza alla velocità: superare l’indice di carico, anche viaggiando a velocità inferiori a quella massima consentita dal codice di velocità, può causare surriscaldamento e potenziali cedimenti strutturali, compromettendo di fatto la sicurezza generale e la garanzia prestazionale legata alla velocità;
  • obbligo di rispettare entrambi i minimi da libretto: quando si scelgono gli pneumatici nuovi, è quindi fondamentale che l’indice di carico e quello di velocità siano uguali o superiori ai valori minimi specificati sul libretto di circolazione per quella determinata misura di pneumatico.

Non è possibile compensare un indice con l’altro (ad esempio, un indice di carico superiore non permette di usare un indice di velocità inferiore, e viceversa, fatta salva l’eccezione sull’indice di velocità per le sole gomme invernali). Entrambi i requisiti devono essere soddisfatti.