Controlli periodici auto: quando farli, novità e costi

I controlli periodici auto sono indispensabili per la manutenzione della proprio veicolo. Scopriamo nel dettaglio quali sono i costi, le novità del 2024 e quando farli

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Silvia Giorgi

automotive specialist

Silvia Giorgi è una web content writer specializzata in automotive, accreditata FIA. Ha collaborato con testate nazionali e internazionali.

Pubblicato: 28 Maggio 2024 11:43

I controlli periodici da effettuare sulla propria auto sono una necessità imprescindibile per ogni proprietario. Nel caso di quelli obbligatori, come la revisione, bisogna ricordare la data per non incorrere in multe salate – molto più care rispetto al costo effettivo di una revisione. Sono essenziali anche i controlli obbligatori come il tagliando, soprattutto per un altro motivo: la sicurezza del guidatore e di chi è a bordo nonché degli altri veicoli, sottoposti alle nostre stesse regole.

Inoltre, una corretta manutenzione permette all’auto di mantenere le prestazioni costanti negli anni, evitando perdite di denaro e di tempo, e permettendo di scoprire in tempo eventuali problemi, ponendovi riparo prima che peggiorino. Ma quali sono questi controlli periodici da effettuare e quanto costa farli?

La revisione

La revisione è un controllo che va effettuato dopo quattro anni dall’immatricolazione e successivamente ogni due anni. Per farla basta rivolgersi a un’officina autorizzata oppure alla Motorizzazione Civile. Si tratta dell’unico controllo obbligatorio per legge. Se un automobilista guida il veicolo senza il certificato che attesta l’esito positivo di una revisione, deve pagare una multa che parte da un minimo di 173 euro fino a un massimo di 694.

A determinare l’entità dell’infrazione è la sua gravità: maggiore è il tempo trascorso dalla data in cui si sarebbe dovuto effettuare il controllo, più alta sarà la multa. E se si viene “scoperti” senza revisione per la seconda volta, il costo della sanzione aumenta di molto, fino quasi a raddoppiare , senza contare la sospensione della circolazione del veicolo fino a quando non sarà effettuata una revisione che dia esito positivo.

Ma chi deve effettuarla quest’anno? Per scoprirlo esistono tanti modi smart e semplici, come scaricare un’app che lo ricordi, oppure rivolgersi al sito “Portale dell’Automobilista”inserendo i dati del al veicolo. Accedendovi, infatti, è possibile verificare quando è stata effettuata l’ultima revisione e quando è prevista la prossima.

Veniamo ai costi. Per effettuare la revisione, bisogna pagare 54,95 euro, il prezzo “netto”, a cui si somma il 22% dell’IVA – 12,90 euro –  1,50 euro per il bollettino PagoPa e infine 10,20 di spesa per i diritti della Motorizzazione: insomma, fare la revisione al proprio veicolo nel 2024 costa 78,75 euro.

Quest’anno, inoltre, sono state aggiunte delle novità: vista la crescente “elettrificazione” dell’auto (modelli ibridi ed elettrici sono in crescita) anche la revisione diventa più “smart”, richiedendo dei controlli più approfonditi alla centralina attraverso la diagnostica ODG. Così si potranno notare:

  • differenze fra i km riportati rispetto a quelli nel quadro strumenti e fra il numero di telaio registrato rispetto a quello segnato sul libretto;
  • i dati sull’uso del carburante. Attenzione, però: questa misura è facoltativa, in quanto serve solo al Ministero per le statistiche;
  • problemi registrati dalla centralina se la spia MIL dovesse rimanere accesa nel quadro strumenti.

Oltre la parte elettrica, tuttavia, la revisione controlla:

  • freni;
  • sterzo;
  • luci, riflettori e impianto elettrico;
  • vetri e specchietti;
  • assi, ruote, sospensioni e pneumatici;
  • identificazione del veicolo;
  • telaio e componenti fissate a esso;
  • eventuali effetti nocivi del veicolo.

Il tagliando

Quando si tratta del tagliando, generalmente gli automobilisti pensano che sia sufficiente provvedere a un cambio d’olio. In realtà le cose non stanno così, in quanto – se ci fossero dei problemi ai freni o alla cinghia di distribuzione, per esempio – si incorrerebbe in danni molto seri al motore, che costerebbero moltissimo ma soprattutto sarebbero incredibilmente pericolosi per chi è all’interno della vettura e per chi è sulla strada.

A differenza della revisione, il tagliando non è obbligatorio: ne consegue che non ha un costo fisso né una scadenza regolare. Per quanto riguarda il costo, a proposito, si può spendere da un minimo di 150 euro a un massimo di 700-800 euro. Il prezzo ha un range così flessibile perché è determinato dalle componenti che sono eventualmente da sostituire, dalle verifiche effettuate e dal prezzo della manodopera richiesto dal meccanico professionista.

Ma quando effettuarlo, se non ci sono parametri universali? La risposta è semplice: dipende dall’auto. Per rendere tutto più semplice, tuttavia, spesso si stabilisce un limite temporale o di percorrenza. Le vetture più datate, per esempio, e che utilizzano i lubrificanti standard, dovrebbero effettuarlo ogni 10.000 – 20.000 km oppure ogni 1-2 anni. Quelle che usano i “long life” possono invece aspettare di più, e arrivare ai 20.000 – 30.000 km oppure a due anni.

Durante il tagliando il meccanico verifica il controllo e rabbocco dei liquidi, come quello lavavetri e dei freni,l’olio motore, il liquido refrigerante, le pasticche e i dischi dei freni, il livello di usura delle cinghie e delle varie componenti, la pressione delle gomme, lo ststo dei fari e delle lampadine. Le componenti, tuttavia, hanno una durata media, e una corretta manutenzione del veicolo potrebbe richiedere la sostituzione di:

  • olio del motore e filtro;
  • pastiglie freni, dischi dei freni o olio dei freni: le pastiglie sarebbero da controllare ogni 30.000 – 40.000 km, i dischi invece ogni 60.000 – 80.000 km e infine l’olio sarebbe da rivedere ogni 50.000 – 80.000 oppure ogni due anni;
  • olio del cambio: per quello automatico ogni 80.000 – 90.000 km, per quello manuale si sostituisce solo in caso di problemi;
  • filtro carburante: se la macchina è diesel ogni 50.000 o 90.000 km oppure 80.000 – 100.000 nelle vetture alimentate a benzina;
  • candele: nelle auto GPL, benzina o metano, le candele classiche si sostituiscono ogni 10.000 – 20.000 oppure ogni 40.000 – 60.000, a seconda dell’età dell’auto mentre quelle a platino o iridio durano ancora di più;
  • cinghie servizi e di distribuzione: ogni 80.000 – 90.000 la prima, 90.000 – 120.000 la seconda;
  • ammortizzatori: 80.000 – 100.000 km.
  • batteria: per quanto riguarda questo punto, non c’è una regola ma di solito la batteria va sostituita ogni tre anni, in quanto l’elettrolito, ossia l’acido contenuto, in questo tempo sarà troppo basso;
  • filtro antipolline: infine, anche questo filtro è da tenere sempre pulito, in quanto determina il livello di salubrità dell’aria che respiriamo all’interno dell’abitacolo. Andrebbe sostituito ogni anno, ai 20.000 km/h, oppure al cambio di prestazioni.