Novità su guida e droghe, il Codice della Strada si fa meno rigido

Con la nuova legge sulla guida dopo l’assunzione di droghe, non basta più il sospetto: serve prova di un effetto attivo durante la guida. Cosa dice la circolare

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 16 Aprile 2025 11:37

Cambia tutto. O quasi. Da gennaio 2025, chi si mette al volante dopo aver assunto sostanze stupefacenti può incorrere in sanzioni pesanti anche senza essere in stato di alterazione visibile. Non serve più che tu abbia gli occhi rossi, che barcolli o che parli a sproposito: se hai assunto droghe e poi guidi, rischi il reato. Ma attenzione: la novità vera arriva solo ora, con la circolare congiunta dei ministeri dell’Interno e della Salute, pubblicata l’11 aprile. Ed è lì che si capisce dove finisce il “panico da patente” e dove inizia la realtà. Perché sì, il Codice della Strada si è fatto più rigido. Però non basta uno spinello fumato giorni prima per farti ritirare la patente, come qualcuno aveva cominciato a temere.

Vuoi continuare a leggere?

Iscriviti e avrai accesso completo a tutti i nostri contenuti.