Torna l’annuale appuntamento con il cambio gomme stagionale. Un passaggio obbligato non solo dal punto di vista normativo, ma anche dal punto di vista della sicurezza stradale, delle prestazioni e dell’efficienza del veicolo. Gli pneumatici sono il solo punto di contatto tra l’automobile e l’asfalto e utilizzarli in maniera non adeguata rispetto alla stagione ne compromette tenuta e affidabilità.
Indice
Le scadenze ufficiali, quando effettuare il cambio gomme
Secondo la normativa in vigore, il periodo utile per effettuare il passaggio dalle gomme invernali a quelle estive ha inizio ufficialmente il 15 aprile di ogni anno. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prevede però un mese di tolleranza, durante il quale gli automobilisti possono continuare a circolare con le gomme invernali, purché rispettino determinati criteri di velocità e omologazione. Significa che il termine ultimo per mettersi in regola è fissato al 15 maggio.
Superata questa data, tutti i veicoli non dotati di pneumatici idonei alla stagione estiva si espongono a sanzioni amministrative.
Differenze tra gomme invernali ed estive
La differenza tra gomme invernali ed estive non si limita alla stagionalità indicata dal nome. Si tratta di prodotti realizzati con mescole profondamente diverse, studiate per rispondere in modo opposto alle condizioni climatiche. Gli pneumatici invernali sono composti da mescole più morbide, capaci di rimanere elastiche anche sotto i 7 gradi e assicurare così un’aderenza ottimale su superfici fredde, bagnate o innevate. Al contrario, le gomme estive impiegano componenti più rigidi che si ammorbidiscono con il calore, così da garantire una migliore stabilità e minor consumo di carburante quando il termometro sale. Utilizzare pneumatici fuori contesto stagionale significa andare incontro a un rischio concreto di perdita di aderenza, oltre a usura accelerata e maggiore rumorosità.
Le sanzioni, cosa si rischia a circolare con gomme non conformi
Chi ignora l’obbligo di sostituzione delle gomme dell’auto rischia di incorrere in multe che variano da 41 a 168 euro se il controllo avviene all’interno di un centro abitato. Se invece la violazione viene accertata fuori dai centri urbani, le sanzioni salgono: l’ammenda può raggiungere i 335 euro, partendo da un minimo di 84. A cui si aggiunge la decurtazione di 3 punti dalla patente di guida e, nei casi più gravi, anche il fermo amministrativo del veicolo fino alla regolarizzazione. Da segnalare che i controlli si intensificano nei periodi immediatamente successivi alla scadenza del 15 maggio, e non sono rari i posti di blocco dedicati, soprattutto lungo le arterie principali e nei pressi dei caselli autostradali.
Quando il cambio gomme non è obbligatorio
Ci sono alcuni casi in cui non si applica l’obbligo di sostituzione degli pneumatici. È il caso dei veicoli equipaggiati con pneumatici all season, ovvero quattro stagioni, che riportano la marcatura M+S (Mud and Snow) e il simbolo 3PMSF (Three Peak Mountain Snowflake), riconosciuto a livello europeo come indice di effettiva aderenza in condizioni invernali. Questi pneumatici sono considerati conformi tutto l’anno, a patto che abbiano un indice di velocità uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione.
La questione assicurazione
In caso di sinistro, la circolazione con pneumatici non conformi alla stagione o non in regola con il Codice della Strada è un aggravante nella determinazione delle responsabilità. Alcune compagnie rifiutano di risarcire il danno o limitano l’indennizzo nel caso di accertamento che le condizioni degli pneumatici abbiano contribuito a provocare l’incidente. Per questo motivo, effettuare il cambio gomme nei tempi e nei modi corretti è anche una forma di tutela legale e contrattuale nei confronti della propria assicurazione.
Indice di velocità, parametro da non sottovalutare
Non tutti gli automobilisti si soffermano sull’importanza dell’indice di velocità, ma questo parametro è centrale per la conformità alla normativa. Si tratta di una lettera riportata sul fianco dello pneumatico, che indica la velocità massima alla quale può essere utilizzato in sicurezza. Per esempio, un indice Q corrisponde a 160 km/h, mentre H indica una velocità massima di 210 km/h. Utilizzare pneumatici con indice inferiore rispetto a quello previsto può essere ammesso solo nel periodo invernale, dal 15 novembre al 15 aprile, e solo per le gomme marcate M+S. Oltre questo intervallo è obbligatorio rientrare nei parametri standard indicati sul libretto.
Il caso dei veicoli commerciali
Nel caso dei veicoli commerciali, il discorso si fa più articolato. I furgoni, i mezzi di trasporto merci e i veicoli aziendali percorrono migliaia di chilometri ogni mese e una gestione errata degli pneumatici può tradursi in aumenti dei costi operativi. Non solo: in caso di controlli da parte degli enti preposti, la mancanza di pneumatici adeguati alla stagione comporta fermi amministrativi del mezzo.
Consigli pratici per il cambio gomme
Effettuare il cambio gomme in modo corretto significa anche adottare alcune buone pratiche che allungano la vita degli pneumatici e aumentano il livello di sicurezza del veicolo. In prima battuta è consigliabile prenotare con anticipo l’appuntamento con il proprio gommista di fiducia: la finestra tra aprile e maggio è tra le più affollate dell’anno, e attendere troppo può portare a attese o alla mancanza di disponibilità. Quindi verificare lo stato di usura dei pneumatici estivi prima del rimontaggio. Se il battistrada ha raggiunto o superato il limite minimo legale di 1,6 mm occorre procedere con la sostituzione completa. Infine si raccomanda di controllare l’eventuale presenza di crepe, tagli o deformazioni, che possono compromettere la sicurezza alla guida.
Ogni volta che si sostituiscono le gomme va verificare la convergenza e l’equilibratura delle ruote, due operazioni che incidono sul comfort di guida, sulla stabilità in curva e sulla durata complessiva dello pneumatico. Anche la pressione di gonfiaggio va controllata a freddo e regolata secondo quanto indicato dal costruttore del veicolo, valori che spesso variano in base al carico trasportato o all’uso autostradale. Una pressione errata porta usura irregolare, maggior consumo di carburante e aumento degli spazi di frenata e dunque riduce l’efficacia dell’intero impianto pneumatico.
Anche la conservazione delle gomme smontate è un elemento spesso sottovalutato: gli pneumatici devono essere stoccati in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce diretta, meglio se sollevati da terra e, se possibile, montati su cerchi per evitare deformazioni. Infine, per chi percorre pochi chilometri all’anno o vive in zone con clima mite, l’opzione delle gomme quattro stagioni può essere una soluzione intelligente e versatile che peri evitare il cambio stagionale e conservare un buon compromesso tra aderenza, durata e consumi.
Sicurezza e responsabilità, il valore del cambio gomme
Sostituire gli pneumatici in base alla stagione non è un gesto banale né una semplice formalità: è una scelta che impatta sulla sicurezza del conducente, dei passeggeri e degli altri utenti della strada. Le gomme estive, progettate con mescole più dure e battistrada ottimizzati per le alte temperature, offrono una migliore aderenza sull’asfalto asciutto e bagnato, riducono gli spazi di frenata e migliorano la risposta dello sterzo. Viceversa, continuare a utilizzare pneumatici invernali nei mesi caldi porta a un maggiore consumo del battistrada, un aumento dei consumi di carburante e una riduzione delle prestazioni dinamiche del veicolo.