Vin  

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Claudio Braglia

Giornalista specializzato automotive

Frequentava ancora la facoltà di ingegneria quando ha iniziato la sua carriera giornalistica a Motosprint e Autosprint. Successivamente sono arrivate InMoto, Auto, SuperWHEELS, Moto World e alVolante, alcune delle quali ha anche concepito e diretto. La sua passione? Guidare soprattutto in pista e realizzare le prove più complete supportate da rigorosi rilevamenti strumentali.

In passato conosciuto come “Numero di Telaio”, successivamente si è optato per l’acronimo inglese VIN (Vehicle Identification Number, cioè Numero di Identificazione del Veicolo), composto da una combinazione alfanumerica di 17 cifre e caratteri, assegnata dal costruttore.

Prima del 1981 non esisteva uno standard unico (anche se negli USA venne introdotto nel lontano 1954), tanto che ricostruire la storia di un veicolo europeo tramite il VIN risulta davvero complicato. Quello oggi più diffuso (nel Vecchio Continente e nel resto del Mondo) è l’ISO 3779: oltre che per le automobili è utilizzato per l’identificazione di ciclomotori, scooter, moto e per i rimorchi.

Come si legge il numero VIN?

Nello standard europeo il numero di telaio è composto di tre parti definite dagli acronimi WMI, VDS e VIS, composti da lettere e cifre, a esclusione di O e I per evitare la confusione con 0 e 1. Nello specifico, partendo dal primo, il World Manufacturer Identifier coi suoi tre caratteri alfanumerici esprime il nome e la sede del costruttore.

Il secondo gruppo di sei caratteri (Vehicle Descriptor Section) descrive le caratteristiche del veicolo e i suoi dati tecnici codificati dal costruttore; infine, il Vehicle Indicator Section comprende otto caratteri identificativi del singolo esemplare (anno e luogo di produzione e assemblaggio, mentre i restanti caratteri rappresentano il numero di serie progressivo vero e proprio).

Non sempre si individuava facilmente

Nel passato, quando si cercava il numero di telaio non sempre si andava a colpo sicuro: spesso, infatti, era in posti non sempre intuitivi o facili da raggiungere. Ora, invece, il VIN si può trovare nei seguenti punti predefiniti, oltre che nel libretto di circolazione: sotto il parabrezza lato guida (visibile dall’esterno), nel montante centrale della portiera lato guida, sotto il cofano sulla parte anteriore del motore o vicino al serbatoio del liquido lavavetri, nel vano ruota posteriore sopra lo pneumatico e nel bagagliaio (sotto la ruota di scorta).

Controllando il VIN si può praticamente ricostruire l’intera storia del veicolo: si può scoprire se abbia subito dei sinistri, se sia stato rubato, se sia stato utilizzato per scopi privati o commerciali, ma anche il vero chilometraggio, se abbia difetti nascosti o se la manutenzione sia stata fatta come si deve.