Tormento per 99enne: appena qualcuno paga multe online, le squilla il telefono

Quando un automobilista di Bologna paga una multa, una povera signora di 99 anni riceve una telefonata per un errore di sistema: il problema persiste da anni

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 21 Luglio 2024 11:53

Da un paio d’anni, Caterina, una vivace signora di 99 anni residente a Lanzo Torinese, in provincia di Torino, vive un calvario. Non appena un automobilista di Bologna paga una multa online, tramite il QR Code senza passare tramite nessuna applicazione, riceve una telefonata. Nonostante le continue richieste d’aiuto da lei lanciate, il problema persiste inesorabile.

La surreale vicenda era stata inizialmente raccontata dal Resto del Carlino, che aveva sensibilizzato sulla questione. L’interesse suscitato sembrava aver smosso qualcosa, ma da qualche tempo a questa parte sembra essere tornata la solita, spiacevole “routine”. Con un accorato appello, la diretta interessata confida di assistere a una risoluzione definitiva. Ma, stando alle spiegazioni dell’ente locale, la pratica richiede il cambio del recapito telefonico, in caso contrario avranno le mani legate.

Tregua solo momentanea

In seguito al racconto del 2022, la situazione delle multe online sembrava essersi risolta. L’eco mediatico della storia aveva portato l’amministrazione comunale a porre chiarezza, spiegando come comportarsi: bastava inquadrare tramite le applicazioni di pagamento, senza immortalare il codice da smartphone con i dispositivi iOS o tramite un’app di scanner con quelli Android. E il messaggio pareva essere stato recepito.

“È un’agonia continua – si lamenta la signora, raggiunta dal Resto del Carlino –. Sono esausta: ricevo ancora tra le dodici e le quindici telefonate al giorno”. A lungo andare, il vecchio trend è sfociato nel molesto. Il disagio risulterebbe grave per chiunque, e ciò vale, a maggior ragione, per quanto riguarda un’anziana quasi centenaria, avvertito al punto da condizionare il quotidiano.

“Ho sempre il telefono, che è portatile, in mano – racconta Caterina –. Sono stata costretta a staccare il telefono la sera, altrimenti non dormivo la notte. Disturbavo anche i vicini”. Mentre racconta le emozioni provate, scoppia in lacrime. “È possibile che non possano sistemare questa vicenda? – si interroga –. Vado avanti così da due anni: il Comune mi disse che la coincidenza non risultava. Non mi hanno mai contatto, nemmeno dopo gli articoli pubblicati sul Carlino. Pensi che ho addirittura chiesto aiuto ai carabinieri, ma non è di loro competenza”.

La spiegazione del Comune di Bologna

A onor del vero, negli ultimi giorni ha provato a contattare la signora l’assessore comunale all’innovazione digitale, Massimo Bugani, invano. Nessuna risposta. Forse la preoccupazione dell’ennesima telefonata legata a chiarimenti su come pagare le sanzioni ha bloccato la conversazione tra Caterina e le istituzioni.

“Quello che abbiamo fatto e promesso, due anni fa, è stato specificare meglio come effettuare il pagamento della sanzione – commenta l’assessore Bugani –, ossia inquadrando il ‘Qr code’ con le app di pagamento, dalle banche alle altre piattaforme abilitate. La coincidenza è sfortunatissima, e ci dispiace molto per la signora Caterina”.

Purtroppo, sussistono delle criticità di carattere tecnico che impediscono una risoluzione: “noi non possiamo modificare il codice fiscale del Comune, sottolinea ancora Bugani. E, dunque, qual è il rimedio? Di opzioni ne esistono poche, una in sostanza: il cambio del numero di telefono di casa da parte della signora. Che, di nuovo, approfitta dello spazio concesso per sensibilizzare gli animi: “Il prossimo anno compirò cent’anni, per favore aiutatemi”.