Enzo Ferrari, nato il 18 febbraio 1898 a Modena, è una figura che travalica i confini ordinari dell’automobilismo ed entra direttamente nella sfera di coloro che hanno cambiato la storia dell’umanità. Il genio del Drake ha avuto una vita scolpita dall’ardente passione, dalla volontà di competizione e dal desiderio di innovare il suo mondo più amato: quello della meccanica. Il suo percorso su questa terra è quello di un uomo che, superando numerose difficoltà, seppe trasformare un sogno infantile in una realtà imprenditoriale di successo mondiale. Il suo nome, non a caso, è conosciuto in ogni angolo del globo, come quello del sue raffinate automobili che indossano il Cavallino Rampante.
Indice
Infanzia e primi interessi
Enzo Anselmo Ferrari nacque a Modena da Adalgisa Virginia Maria Bisbini, proprietaria terriera di Forlì, e Alfredo Giuseppe Vittorio Emmanuele Ferrari, che lavorava presso le Fonderie Rizzi di Modena e che successivamente aprì un’officina meccanica a Carpi. La famiglia viveva in una casa rurale in via Villa Santa Caterina a Modena, poi diventata via Camurri, dove oggi si trova il Museo Casa Enzo Ferrari.
Un evento cruciale nella vita del giovane Enzo fu la partecipazione alla Coppa Florio a Bologna nel 1908, all’età di dieci anni. Accompagnato dal padre e dal fratello, Enzo rimase affascinato dalla competizione automobilistica, vinta dal pilota della Fiat, Felice Nazzaro. Da quel momento, il suo sogno divenne quello di diventare un pilota da corsa.
Tuttavia, la famiglia Ferrari fu colpita da due gravi lutti nel 1916: la morte del padre a gennaio a causa di una polmonite e la scomparsa del fratello Alfredo, volontario della Croce Rossa, sul fronte della Prima Guerra Mondiale a dicembre, a causa di una febbre tifoidea. Enzo, a soli 18 anni, si ritrovò a essere il capofamiglia, interrompendo gli studi all’istituto tecnico superiore. Nonostante ciò, la sua abilità gli permise di diventare insegnante istruttore di tornitori all’officina dei Pompieri di Modena.
Gli anni della Grande Guerra e il primo lavoro
I progetti di Enzo e della madre furono sconvolti dagli eventi della Prima Guerra Mondiale. Enzo fu arruolato e assegnato al III Reggimento artiglieria alpina. Durante il servizio militare, contrasse una pleurite e fu ricoverato negli ospedali di Brescia e Bologna. Dopo essersi ripreso, fu congedato.
Dopo il congedo, Enzo si trasferì a Torino, centro dell’industria automobilistica italiana, in cerca di lavoro. Tentò senza successo di entrare in Fiat, ma non si scoraggiò. A Torino, conobbe Giovannoni, che lo assunse nella sua azienda, dove si trasformavano vecchi autocarri leggeri in autotelai da carrozzare. Il suo compito era collaudarli e portarli via strada fino alla Carrozzeria Italo-Argentina di Milano, imparando così a guidare.
Un incontro decisivo fu quello con Ugo Sivocci, collaudatore della CMN (Costruzioni Meccaniche Nazionali) a Milano. Sivocci lo assunse come collaudatore, e al volante di una CMN, Enzo Ferrari intraprese la sua carriera di pilota automobilistico. La sua prima competizione fu la Parma-Poggio di Berceto il 5 ottobre 1919, dove si classificò quarto nella categoria tre litri alla guida di una 4 cilindri, 2.3 litri, CMN 15/20.
La nascita della Scuderia Ferrari
La sua carriera da pilota continuò negli anni successivi, portandolo a correre per diverse case automobilistiche, tra cui l’Alfa Romeo. Nel 1929, fondò a Modena la Scuderia Ferrari, inizialmente come sezione corse dell’Alfa Romeo. La Scuderia aveva lo scopo di far partecipare gentlemen drivers alle competizioni automobilistiche, fornendo loro assistenza tecnica e vetture da corsa. Il simbolo della Scuderia era il cavallino rampante, un omaggio all’asso dell’aviazione italiana Francesco Baracca.
Nel 1939, Enzo Ferrari lasciò l’Alfa Romeo e fondò la Auto Avio Costruzioni, un’azienda che produceva macchine utensili e, in seguito, anche componenti per aerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943, la fabbrica fu trasferita a Maranello, dove ancora oggi ha sede la Ferrari.
Nel 1947, Enzo Ferrari realizzò il suo sogno di costruire automobili con il proprio nome, fondando a Maranello la Ferrari. La prima vettura prodotta fu la 125 S, spinta da un motore V12 progettato da Gioachino Colombo. La Ferrari si distinse subito per le sue prestazioni e il suo design innovativo, diventando un simbolo di eccellenza italiana nel mondo.
Enzo Ferrari, gli anni del successo
Gli anni successivi furono segnati da successi nelle competizioni automobilistiche, in particolare in Formula 1 e nel Campionato del Mondo Sportprototipi. La Ferrari divenne un marchio leggendario, ammirato per le sue auto sportive e per la sua storia ricca di passione e di sfide. Tuttavia, la vita di Enzo Ferrari fu anche segnata da tragedie personali, come la morte del figlio Dino nel 1956. Nonostante ciò, Enzo Ferrari continuò a guidare la sua azienda con determinazione e visione, trasformandola in un impero automobilistico.
Enzo Ferrari morì a Modena il 14 agosto 1988, all’età di 90 anni. La sua eredità è quella di un uomo che ha saputo trasformare un sogno in realtà, creando un marchio che è sinonimo di eccellenza, passione e innovazione. La Ferrari continua a essere una delle case automobilistiche più prestigiose al mondo, e il suo nome è legato indissolubilmente alla storia dell’automobilismo.