Scoperta collezione di rare auto d’epoca in una chiesa abbandonata

In una chiesa abbandonata (e due magazzini) i vigili del fuoco hanno scoperto 230 auto d'epoca di eccezionale rarità e valore, appartenuti alla stessa persona

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Chi l’avrebbe mai detto? Un incendio, sinonimo di distruzione, ha portato alla luce uno dei più grandi tesori a quattro ruote mai visti. Ironia della sorte, le fiamme hanno salvato queste auto d’epoca da un destino ignoto, rivelando una passione segreta e un’incredibile fortuna.

Il fenomeno è avvenuto in un magazzino, solo uno dei luoghi di conservazione dei gioielli nascosti, ben 230 pezzi rari e classici, appartenuti a una sola persona. Nascosti in tre luoghi distinti, tra cui un secondo magazzino e una chiesa abbandonata, le meraviglie riportate alla luce farebbero l’invidia di qualunque appassionato.

Collezione degna di un imperatore

Il proprietario, Ad Palmen, un uomo d’affari di 82 anni originario di Dordrecht nei Paesi Bassi, aveva passato oltre 40 anni accumulando preziosi cimeli. Di rado, ne vendeva una, ovvio viste le circostanze. Nutriva una predilezione per alcuni marchi, a giudicare dalle condizioni perfette di varie Maserati, Jaguar, Aston Martin, BMW e Facel Vegas.

Ancor prima, la gente della comunità lo conosceva molto bene. In particolare, era risaputa la passione nutrita per gli esemplari vintage, accumulati con una dedizione quasi maniacale. Geloso della sua privacy, si guardava bene dal rivelare informazioni preziose. Persino i vicini non sapevano cosa celassero i magazzini. Vantava un parco macchine di straordinario pregio, tra cui Ferrari, Mercedes, Lancia, Ford, Alpine, Tatra, Lincoln e altri ancora. La straordinarietà della collezione va oltre alla dimensione, bensì risiede pure nella qualità e nella difficile reperibilità dei veicoli.

Palmen si preoccupava di mantenerle in stato impeccabile e, infatti, avviava regolarmente i motori onde evitare che si bloccassero. Ecco perché definirlo un semplice accumulatore seriale sarebbe ingeneroso nei suoi confronti: nutriva un sincero affetto e dedizione alle proprie macchine. Grazie al successo conseguito nel mondo del lavoro, valsogli dei grandi guadagni, si è potuto diversi capricci.

Trovato un nuovo acquirente

L’incendio ha devastato il magazzino principale di Palmen. Chiamati a domare le fiamme i vigili del fuoco sono rimasti sbalorditi nel vedere una fila dopo l’altra di vetture incantevoli, a tiratura limitata. Al di là dell’immaginazione comune, l’evento ha fatto venire a galla un segreto custodito in maniera eccelsa e una collezione di valore inestimabile (si parla di tanti milioni). Talmente era vasta da doversi suddividere in tre luoghi differenti, dei posti dal contenuto top secret. L’idea che una chiesa, di solito associata a uno spazio sacro e tranquillo, nascondesse un parco macchine di cotanta levatura, ha aggiunto un tocco di mistero.

Con l’aggravarsi dello stato di salute del signor Palmen, le sue bellezze non potevano più essere gestite come in passato. Di conseguenza, riferisce Supercarblondie, sono state cedute a un concessionario specializzato in auto d’epoca, sebbene l’importo rimanga imprecisato.

A costo di dire una banalità, la quotazione avrà raggiunto delle vette incredibili. Soldi spesi bene, comunque, dato l’appeal dei capolavori meccanici in questione. Avendole acquistate in blocco il rivenditore avrà spuntato uno sconto, in attesa di essere sommerso di richieste dai clienti, fedeli e nuovi. Chissà dove le avrà celate: poco ma sicuro, in un luogo dotato degli ultimi di sicurezza dai malintenzionati.