L’intelligenza artificiale è sempre più presente nella vita di tutti i giorni e anche gli spostamenti in auto o con altri veicoli potrebbero essere condizionati dalle capacità di calcolo dell’IA. Un progetto pilota in Spagna, infatti, apre le porte all’implementazione di un sistema a base di intelligenza artificiale in grado di regolare i limiti di velocità in autostrada in base a vari fattori e in tempo reale. In questo modo, lungo una tratta autostradale, il limite potrebbe essere modificato (abbassato o aumentato) per garantire la massima sicurezza e rendere più fluido il traffico. Andiamo a scoprire come funziona questo nuovo progetto che, in futuro, potrebbe essere replicato anche in Italia.
Indice
Il progetto
L’idea di usare l’intelligenza artificiale per regolare i limiti di velocità in tempo reale in autostrada arriva dalla Spagna e, potenzialmente, rappresenta una vera e propria rivoluzione per gli spostamenti. Il progetto è stato attivo su un tratto dell’autostrada AP-7, vicino Barcellona. Il sistema IA tiene sotto controllo vari fattori e, partendo dal limite di 120 km/h, può effettuare delle modifiche in tempo reale. Ad esempio, se le condizioni meteo sono avverse, l’IA potrebbe decidere di ridurre il limite di velocità, in modo da massimizzare la sicurezza. Nel caso in cui le condizioni della strada lo permettano (traffico minimo, condizioni meteo ottimali, piena visibilità etc.), il sistema può anche decidere di aumentare il limite di velocità, portandolo a 150 km/h. La regolazione avviene in tempo reale. Gli automobilisti vengono avvisati da un sistema di pannelli elettronici che “segue” le decisioni dell’intelligenza artificiale, con l’indicazione dei limiti di velocità attualmente in vigore sul tratto di strada considerato. Ricordiamo che l’IA è già a bordo di molte auto grazie all’integrazione di Gemini in Android Auto mentre molti modelli propongono ChatGPT.
Un monitoraggio in tempo reale
Una delle principali caratteristiche dei sistemi IA è la capacità di analizzare, in pochissimo tempo, una grande quantità di dati. Questo permette un’analisi completa e su più livelli, che fornisce un “output” (in questo caso, il nuovo limite di velocità in autostrada) basato sulla valutazione dettagliata di tutti i fattori in gioco. Con il giusto addestramento, un modello IA può essere in grado di elaborare dati in modo sempre più preciso e sempre più rapido.
Quello avviato in Spagna è, naturalmente, un primo progetto sperimentale a cui, però, potrebbero far seguito diversi progetti simili, con l’IA che potrebbe essere implementata su più tratte autostradali. In futuro, sistemi di questo tipo potrebbero essere introdotti anche in città, per una migliore gestione del traffico (magari intervenendo anche sulla gestione dei semafori).
Le potenzialità per rendere l’intelligenza artificiale uno strumento per migliorare la viabilità, rendere gli spostamenti più sicuri e ridurre i consumi ci sono tutte. L’esempio dell’autostrada catalana, almeno in linea teorica, potrebbe essere replicato anche in Italia. Naturalmente, come prima cosa, è necessario definire un quadro normativo con regole tecniche ben precise per chiarire il modo in cui l’IA interviene. In futuro, un sistema di questo tipo ha le potenzialità per farsi largo anche nel nostro Paese.