Rivoluzionare il settore dell’automobile in appena 21 anni. Questo è quanto è riuscita a fare Tesla Motors, la Casa americana specializzata esclusivamente nel settore dei veicoli elettrici divenuta iconica e conosciuta in tutto il mondo. Il merito di questo successo è da attribuire non solo alle vetture prodotte, ma anche al suo CEO Elon Musk, personaggio sicuramente divisivo ma in grado di tracciare la rotta nel mondo automotive vincendo la sfida contro i colossi del settore.
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Un sogno nato in California
La storia di Tesla Motors ha inizio in California – e non poteva essere diversamente – nel 2003 dall’idea di Martin Eberhard e Marc Tarpenning che decisero di dare questo nome alla loro società in omaggio all’inventore Nikola Tesla. L’obiettivo? Rendere le auto elettriche veicoli di massa e soppiantare a poco a poco le vetture dotate di motore termico. Follia? Forse, ma con l’arrivo nel 2004 di Elon Musk come investitore principale le cose erano destinate a cambiare.
Il primo modello prodotto dalla Casa americana è la Tesla Roadster, una due posti derivata dalla Lotus Elise con una autonomia di 340 Km ottenuta grazie alle batterie agli ioni di litio ed in grado di promettere prestazioni che nulla hanno da invidiare alle sportive tradizionali grazie ad una accelerazione da 0 a 100 Km/h in meno di 4 secondi. Presentata nel 2006, la Tesla Roadster entra in commercio nel 2008 e viene venduta in 2.000 esemplari fino al 2012.
In tutto ciò l’impronta di Elon Musk inizia a farsi sentire. Il vulcanico sudafricano, infatti, riesce ad accumulare capitali per oltre 180 milioni di dollari in meno di cinque anni e nel 2009 ottiene un investimento da parte della Daimler pari a 50 milioni di dollari per il 10% del capitale della società. Il passo successivo è vede Tesla Motors ottenere un finanziamento agevolato dal Governo statunitense per circa 500 milioni di dollari che sarà destinato alla nascita della Tesla Model S.
Una gamma in espansione
Se in origine era presente un solo modello in listino, anche piuttosto spartano a dire la verità, con l’arrivo della Model S cambia la storia di Tesla. La berlina segna un punto di svolta che costringerà gli altri colossi del settore automobilistico ad inseguire la Casa americana. Il pacco batteria è posizionato sul pianale – ed è protetto da una lastra di alluminio spessa 6 mm in grado – e così facendo non viene sottratto spazio prezioso al bagagliaio o all’abitacolo.
Proprio l’abitacolo della Tesla Model S, poi, presenta una autentica innovazione. Sulla berlina statunitense spariscono i tasti fisici sostituiti da un enorme tablet posizionato al centro della plancia tramite il quale il guidatore può non solo consultare tutti i dati utili, ma anche comandare le varie impostazioni del veicolo. Una prima assoluta che rende l’abitacolo della Tesla Model S minimalista e che rivoluziona il mondo dell’auto costringendo tutti i costruttori ad imitare la Casa statunitense.
Il successo della Tesla Model S è immediato ed in Norvegia diventa addirittura la vettura più venduta nel 2014 raggiungendo il traguardo del 10,4% delle nuove immatricolazioni. La strada è ormai tracciata ed è per questo motivo che serve ampliare la gamma per offrire sul mercato vetture sia di segmento diverso che con prezzi più “popolari”. Saranno la Tesla Model X e la Tesla Model 3 a consentire alla Casa americana di realizzare questo obiettivo.
Nel futuro l’incognita Cybertruck
Presentata nel 2012 la Tesla Model X è un SUV di dimensioni generose basato sulla medesima piattaforma della Model S ed in grado di ospitare fino a 7 passeggeri. La Model X è anche il primo veicolo marchiato Tesla che presenta una caratteristica unica: le portiere posteriori ad apertura verticale Falcon Wings che permettono di essere aperte con un ostacolo distante dalla vettura fino a 30 centimetri. La trovata si rivela una abile mossa di marketing.
Nel 2016 la presentazione della Tesla Model 3 ha consentito alla Casa americana di raggiungere quote di vendita mai toccate in precedenza. La berlina è diventata infatti il modello iconico di Tesla ed oggi rappresenta la vettura di maggior successo del costruttore statunitense. Basti pensare che sino al 2023 sono state vendute ben 1,9 milioni di Tesla Model 3 in tutto il mondo, mentre la Model S e la Model X hanno superato quota 600.000 immatricolazioni.
La gamma Tesla si è poi ampliata nel 2019 con la Model Y – una Model 3 in chiave crossover – ma è con la presentazione del Cybertruck che la Casa statunitense ed Elon Musk scuotono l’opinione pubblica. Il truck elettrico ha un design unico, particolare, squadrato e completamente differente da tutto ciò che si è visto sino ad ora sul mercato. O lo si ama o lo si odia. Il successo, però, tarda ad arrivare complici anche alcune problematiche che hanno obbligato la Casa ad un richiamo.
Nonostante queste difficoltà, che possono essere giustificate per una Casa con appena 21 anni di attività, Tesla Motors continua imperterrita per la sua strada. In un futuro non troppo lontano dovrebbe arrivare sulle strade di tutti i giorni il Semi, un trattore elettrico in grado di offrire 800 Km di autonomia a zero emissioni, e la nuova Roadster in grado di toccare i 400 Km/h. Sogni? Forse, ma con Elon Musk tutto può sempre accadere.