La Polo Arlecchino è stata senza dubbio una delle vetture più appariscenti e stravaganti dei primi anni Novanta. Come non rimanere colpiti dalla carrozzeria multicolore della celebre utilitaria realizzata dal gruppo di Wolfsburg? La Volkswagen Polo in versione arlecchino uscì nel 1995 come modello speciale, ribattezzato Harlequin, catalizzando immediatamente gli sguardi degli automobilisti grazie al suo allestimento. I diversi pannelli della carrozzeria erano realizzati sulla base di quattro colori differenti, nello specifico: rosso fiammante, giallo ginestra, verde pistacchio e blu profondo.
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Serie limitata: in principio doveva uscire solo in 1.000 unità
Il modello Harlequin venne prodotto in serie limitata, tanto che inizialmente Volkswagen aveva in mente di rilasciare in commercio non più di 1000 veicoli. La produzione fu successivamente aumentata fino a più di 3000 unità e la Polo Arlecchino conobbe un buon successo, grazie al look decisamente anticonvenzionale unito alle doti di comodità e maneggevolezza dell’utilitaria tedesca. La Polo Harlequin fu particolarmente apprezzata soprattutto in Gran Bretagna, dove si stima che siano state vendute circa 2500 vetture tra il 1996 e il 1998. Cifre per nulla disprezzabili, se si considera il bizzarro allestimento proposto.
Per quel che riguarda le caratteristiche tecniche, la Polo Arlecchino apparteneva alla serie 6N, ossia la terza generazione della famosa utilitaria, oggi disponibile anche con una versione rivolta ai neopatentati. Disponibile come modello a cinque porte, la Harlequin era dotata di motori 1.0, 1.4 e 1.6 esclusivamente alimentati a benzina, congiuntamente al cambio manuale. Tra gli elementi da segnalare vi era il paraurti, lo stesso presente sul modello GT, un volante in pelle blu dotato di airbag e gli indicatori direzionali bianchi. La velocità massima raggiungibile era di 172 km/h e si poteva ottenere con il modello che montava il processore da 1.6. Un’utilitaria dotata di buone caratteristiche e ottima guida che dava sicuramente nell’occhio!
Chiusura dei battenti
La singolare cromia della Harlequin ebbe vita relativamente breve, dato che nel 1999 la Volkswagen terminò la produzione della Polo Arlecchino. Il buon riscontro di pubblico, tanto nel Regno Unito quanto in Germania, in ogni caso convinse i dirigenti di Wolfsburg a riproporre la carrozzeria a quattro colori pure sulla più grande Volkswagen Golf, che nel 1996 uscì nei concessionari europei semplicemente come Golf Harlequin. Il successo della berlina multicolore fu però inferiore rispetto a quello dell’utilitaria e così a fine anno la produzione della macchina cessò.
L’edizione speciale proveniente della divisione olandese per i 25 anni
Nel 2021, per il 25° anniversario della controparte storica, la “filiale” olandese ha realizzato un’edizione speciale, contraddistinta dalla stessa livrea appariscente. Benché faccia una certa impressione, se consideriamo la propensione della compagnie nel realizzare macchine molto pragmatiche, la scommessa originale ha lasciato il segno e questo importava: non passare sottotraccia, non cadere nel dimenticatoio.
Con il lavoro eccellente compiuto dai designer, VW dimostrò quanto sapesse pure mettersi in gioco, se l’occasione lo richiedeva. Nel corso degli anni Novanta i fan delle quattro ruote hanno assistito a diversi esperimenti curiosi. L’ironia e l’intraprendenza del centro stile tedesco valse un posto in prima classe, cambiando i connotati della Polo classica, fino a stravolgerli in toto e a dare forma a un’opera d’arte in movimento per distinguersi in ogni frangente.