Ferrari. Solo a sentirne il nome, un brivido corre lungo la schiena a tutti i fan del marchio e, in generale, delle belle auto. Perché i designer e gli ingegneri di Maranello non solo riescono a interpretare i sogni reconditi della potenziale clientela, bensì riescono a trasformarli in realtà. Ed è quanto chiedeva il padre fondatore, Enzo Ferrari. Sebbene il Drake se ne sia andato, la filosofia rimane invariata. Seppur la Purosangue sia il top nelle vendite, destinata a diventare la best seller della Casa nel 2024, l’identità spirituale della Rossa è riflessa oggi dalla conturbante LaFerrari. Un’hypercar che riesce a combinare, in maniera sublime, cura per i dettagli estetici e spinta su strada. I facoltosi acquirenti l’hanno accolta in termini entusiastici. Ma in Ferrari non ci si riposa mai. I progettisti sono attualmente al lavoro sull’erede, chiamata tra le fila interne F250. In rete spuntano delle foto, segno che le manovre di collaudo proseguono, in vista dell’approdo sul mercato.
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Due è meglio di una
Riservato a pochissimi, il manifesto delle alte prestazioni ritratto negli scorsi giorni pare avere la stessa carrozzeria vista a febbraio. Tuttavia, da un’analisi approfondita emerge una differente realtà. Nella zona posteriore spunta fuori, infatti, un elemento di collegamento tra i due fianchi, suggerendo una sorta di ala; negli avvistamenti precedenti appariva una rientranza pronunciata tra le luci posteriori. Gli uomini del centro stile confidavano di tener ben celate le proprie carte, peccato per loro gli estimatori hanno un “occhio bionico” e in un amen sono riusciti a cogliere il particolare. Nelle fasi iniziali la Ferrari F250 era apparsa molto più rozza, con un’ala posteriore gigantesca. Allora andava affinata, il che è normale: alla pari di un bravo scultore, l’opera va giudicata nella versione finale e poi mica pare il primo progetto verrà abortito.
Al contrario, secondo la tesi di CarBuzz ve ne saranno ben due di interpretazioni. Gli addetti ai lavori prevedono che saranno offerti appena 599 esemplari della nuova hypercar, seguiti da altri 199 Aperta o Spider. Inoltre, sbarcheranno 30 unità riservate alla pista, delle XX fatte e finite, prive di omologazione stradale. A differenza delle gemelle SF90, potranno essere guidate solo nelle competizioni. La stabilità aerodinamica migliorerà, forse grazie all’impianto di scarico, il cui brevetto è stato depositato in tempi non sospetti. Quest’ultima notizia va presa con le precauzioni del caso, poiché niente assicura il suo effettivo impiego. Solo una parte dei brevetti trova applicazione, ma se esiste un’auto in grado di accoglierla, quella è proprio la F250.
Il motore
Per quanto riguarda il motore, Ferrari non avrebbe intenzione di ricorrere al mitico dodici cilindri (V12). Al contrario, preferirebbe montare un meno tradizionale V6 ibrido, probabilmente perché non intende aggiungere ancora turbo al propulsore storico. Sembra che ci dobbiamo scordare la variante solo elettrica: il powertrain a zero emissioni sarà impiegato altrove. E, stando alle parole di Benedetto Vigna, sbarcherà presto. Il nome definitivo della F250 viene “suggerito” dagli uffici di proprietà intellettuali: La Rossa, Drake e F80. Logica vuole che sarà chiamata F80 un’edizione speciale destinata ad arrivare in seconda battuta, in occasione dell’80° anniversario di Ferrari, nel 2027, mentre la presentazione della nuova hypercar pare avverrà molto prima, già entro la fine del 2024.