Il primo acquisto, il primo viaggio, la prima libertà. Oggi come allora? Icona degli anni Novanta e Duemila, la Fiat Punto potrebbe tornare un giorno. E non così lontano. Altro che fanto-auto: Olivier François alimenta le speranze, in un’intervista ad Autocar.
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Il rimpianto di una scelta
“Una delle prime cose che ho fatto quando sono diventato CEO di Fiat nel 2011 è stata cancellare un progetto per una nuova generazione della Punto”. Le dichiarazioni dell’amministratore delegato sembrano una chiusura. E invece no. Perché quelle stesse parole oggi assomigliano tanto a un rimpianto. “Era okay-looking ma non super-iconic“. Al diavolo la diplomazia. Piuttosto, una presa di coscienza sulle sfide che attendono oggi le Case automobilistiche.
Piedi per terra, con uno spiraglio aperto al futuro. “Aveva davvero possibilità di successo solo in Europa, non nei mercati globali di Fiat come il Sud America e l’Africa. Volevo una macchina che potesse essere globale e fare volumi enormi”. La Punto, invece, restava una regina senza corona, confinata tra le mura del Vecchio Continente.
Al posto di una Punto 2.0, qualcosa di completamente diverso. “Erano i veicoli utility, e non le supermini, ad avere un appeal globale”. La strategia cambiava, l’obiettivo era chiaro: intercettare i gusti internazionali e spostare il baricentro verso modelli più versatili. Eppure, un fantasma continuava ad aleggiare. Come un progetto messo in stand-by, in attesa del momento giusto. “Era un’idea che avevo in mente fin da quando ho cancellato la Punto”. Nel 2021, il colpo di scena. François Leboine, ex Renault/Dacia, entra in squadra e riscocca la scintilla: “È stato l’arrivo di François Leboine a trasformare quell’idea in realtà”.
Intanto, il mercato è cambiato. I SUV hanno dominato le vendite, spingendo ai margini le compatte di segmento B. Ma l’elettrificazione potrebbe rimescolare le carte. Il design compatto delle hatchback, con un’aerodinamica più efficiente, rappresenterebbe un vantaggio strategico. E Fiat non intende farsi cogliere impreparata. “Se la nuova Punto fosse davvero elegante e sportiva, sarebbe fortemente legata al futuro dell’elettrificazione”. Tra il dire e il fare, però… “Un’auto del genere non è attualmente nei piani di Fiat”. Il marchio torinese tiene i riflettori puntati, pronto a cogliere segnali favorevoli. “Sono pronto a rispondere rapidamente a qualsiasi cambiamento del mercato”.
L’elettrificazione cambia le carte in tavola
Ma perché puntare ancora sulla Punto? La nostalgia c’entra fino a un certo punto. In un’epoca dominata dall’efficienza e dall’elettrificazione, potrebbe diventare un simbolo della nuova era. Compatta, agile e sostenibile. Il vero ostacolo? La concorrenza interna. La nuova Punto, se mai tornasse, dovrebbe crearsi uno spazio tutto suo. Tra modelli come la Peugeot 208 e la Opel Corsa, con cui condividerebbe la piattaforma STLA Small.
Un’impresa non semplice, ma neanche impossibile. Fiat ha già dato prova di saper reinterpretare il passato con successo: la 500 insegna. Per ora, solo una suggestione. Ma se il mercato virerà verso compatte elettriche ed efficienti, la Punto potrebbe avere una seconda occasione. E forse, questa volta, non basterà essere “okay-looking”. Servirà un’icona. Magari con un’anima elettrica, ma con lo stesso spirito di libertà di sempre.