Con la nascita di Stellantis tante opportunità si sono presentate alla porta per i marchi facenti parte, basti pensare ad Alfa Romeo e Lancia, che ora appaiono quanto mai in rampa d’ascesa. Allo stesso modo, in Francia brindano alla ritrovata forza delle relative portacolori, tra cui DS. Il marchio di classe premium, che va ad affiancare le due nostre connazionali nella scala piramidale del gruppo, avrà delle importanti novità da offrire nei prossimi anni. Ne beneficeranno pure i lavoratori della penisola italica, giacché, presso lo stabilimento di Melfi, vedrà la luce la DS 9.
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Quanti dubbi sul nome
La conferma del nome, lo sottolineiamo a scanso di equivoci, non è definitiva, bensì una possibilità contemplata dai piani alti. Qualunque sarà la denominazione definitiva, il potenziale sembra davvero interessante, anche solo per la piattaforma. Infatti, l’impianto lucano costituirà la base della piattaforma STLA Medium, una delle architetture sviluppate da Stellantis stessa. Qui sorgeranno due DS, compresa l’ammiraglia. Chiamata tra i corridoi con il codice progetto D85, sul suo conto sono trapelate finora poche informazioni.
Per caratteristiche rappresenterà l’erede naturale dell’attuale proposta, sebbene il clima di segretezza lascia immaginare vi siano delle grosse novità all’orizzonte. Già, ma quali? Sul web la fantasia corre selvaggia, alimentata pure dai primi prototipi pizzicati su strada negli scorsi mesi. Dei muletti, utili a testare le capacità meccaniche del futuro ingresso nella gamma DS. A cominciare dalla concorrenza interna, il brand d’oltralpe ha parecchie rivali da affrontare lungo il cammino. Ergo, se desidera lasciare il segno avrà il tassativo compito di curare ogni minimo particolare, anche quello sulla carta meno rilevante. Niente andrà sottovalutato, pena la “rivolta” dei potenziali acquirenti, sempre più dal palato fine.
Grazie al materiale trapelato nel recente periodo, è possibile sbilanciarsi almeno un po’ sul design. Le forme del veicolo paiono richiamare una showcar, nello specifico l’Aero Sport Lounge. A tal riguardo, i portavoce della compagnia avevano giocato a carte (semi) scoperte: dall’esercizio stilistico avrebbero tratto ispirazione nelle future produzioni di serie. Ecco perché c’è poco di cui stupirsi. Ovviamente, rispetto alla progenitrice verranno prese delle distanze. Le idee più originali, e di difficile attuazione su un’auto rivolta alle masse, verranno accantonate, in attesa di tempo maturi.
Dimensioni, motori e batterie
A livello di dimensioni, la DS 9 nascerà sulla già menzionata piattaforma STLA Medium, in grado di supportare vetture con dimensioni comprese tra 4,3 e 4,9 metri. Da buona ammiraglia assicurerà, insomma, tanto spazio a bordo. E ci immaginiamo pure verrà svolto un sublime encomiabile negli interni, dotati di tecnologie avanzate, compresi i sistemi ausiliari alla guida, in parte obbligatori. A partire dal mese di luglio, gli esemplari commercializzati in territorio europeo devono, infatti, implementare il limitatore automatico di velocità.
Stando a fonti vicine, il powertrain, di tipo elettrico, saprà sviluppare potenze di quasi 400 CV, forse anche con la trazione integrale. Lo alimenterebbero batterie dalla buona densità energetica, fino ai 98 kWh, così da garantire un’autonomia soddisfacente, stimata sui 700 km. Per le risposte attendiamo il 2025, alla presentazione. Sempre a Melfi verranno costruiti altri modelli dal conclamato potenziale, comprese la nuova Jeep Compass e la futura Lancia Gamma.