Il mercato delle quattro ruote non è mai facile da interpretare: alcuni modelli, realizzati con cura e lanciati con target ambiziosi, non riescono a raggiungere gli obiettivi sperati. I motivi possono essere diversi. Alcune volte è il design a limitare il successo di un veicolo mentre altre può essere il comparto tecnico a non soddisfare la clientela.
In alcuni casi, però, un modello che ha ottenuto un successo commerciale ridotto, nel corso degli anni, inizia ad acquisire valore, diventando iconico e attirando appassionati e collezionisti. Può capitare anche che un modello sia sottovalutato dallo stesso produttore e che dopo il lancio riesca a centrare obiettivi inaspettati.
In tutti questi casi è possibile parlare di auto sottovalutate e poi rivalutate nel corso degli anni successivi al lancio commerciale. Il settore auto comprende tanti modelli di questo tipo. Di seguito abbiamo realizzato una Top 10 di quelle che possono essere definite come le auto più sottovalutate di sempre al momento del lancio e poi rivalutate successivamente, arrivando a diventare anche delle icone del mondo delle quattro ruote.
Le italiane rivalutate nel tempo
Un esempio di auto sottovalutata in fase di lancio e ampiamente rivalutata successivamente è l'Alfa Romeo 75. La vettura è stata prodotta nello storico stabilimento Alfa Romeo di Arese dal 1985 al 1992. Lanciata come erede della Giulietta degli anni '70, l'Alfa Romeo 75 ha acquisito un grande valore nel corso degli anni, diventando il simbolo di un'epoca dell'industria automotive italiana. La 75, infatti, è considerata "l'ultima vera Alfa Romeo". Si tratta dell'ultimo modello sviluppato interamente da Alfa Romeo prima dell'acquisizione del brand da parte del Gruppo Fiat.
Un altro esempio di auto "sottovalutata" e poi incredibilmente rivalutata è la Ferrari 250 GTO, in produzione dal 1962 al 1964. Il modello, come tante altre supercar di Maranello dell'epoca, era esclusivo e poteva contare su di un comparto tecnico di altissimo livello. Nessuno, però, poteva immaginare cosa sarebbe successo nei decenni successivi. A partire dagli anni 80, infatti, i pochi esemplari prodotti di Ferrari 250 GTO iniziarono a registrare un notevole incremento di valore tra i collezionisti, fino ad arrivare alle valutazioni record dei giorni nostri, con alcuni esemplari che sono venduti all'asta per decine di milioni di euro. La 250 GTO è stata definita anche come l'auto più costosa al mondo.
Tra le supercar prodotte a Maranello ci sono stati alcuni modelli particolarmente sottovalutati. Un esempio, in tal senso, è rappresentato dalla Ferrari 456, prodotta dal 1992 al 2003. Si tratta di uno dei modelli più longevi della storia della Casa italiana e che, ancora oggi, a più di 30 anni dal debutto, propone un design (firmato Pininfarina) moderno e molto attuale. A renderla un'auto rivalutata nel corso del tempo è la sua diffusione. Sul mercato ci sono tanti esemplari di Ferrari 456, con prezzi "accessibili" per gli standard dei modelli realizzati a Maranello. Oggi, quindi, la 456 può essere "la prima Ferrari" di un collezionista.
Tra i modelli più sottovalutati c'è spazio anche per la prima Fiat Panda, nata nel 1980 con l'obiettivo di contrastare la crescente concorrenza delle city car francesi. Fiat voleva realizzare un modello accessibile e in grado di generare importanti volumi di vendita. Nessuno, però, avrebbe mai immaginato un successo di questa portata. Oggi, infatti, la Panda è un simbolo del mercato italiano e deve gran parte del suo successo proprio alla prima serie, prodotta per ben 23 anni, fino al 2003 e realizzata anche in versioni speciale come la Elettra che ha anticipato, di diversi anni, quello che sarebbe stato il futuro del mercato delle quattro ruote.
Un altro modello inizialmente sottovalutato è stata la Lamborghini Miura. Svelata al Salone di Torino del 1965, infatti, la supercar della Casa bolognese ha avuto un impatto enorme sul segmento delle supercar e sul futuro della stessa Lamborghini. La Miura, protagonista assoluta della storia Lamborghini, è il modello con cui l'azienda italiana ha inaugurato la sua tradizione di scegliere nomi ispirati alla tauromachia per le sue autovetture.
I modelli Lancia in tante occasioni sono stati rivalutati nel corso del tempo. Un esempio su tutti è rappresentato dalla Lancia Fulvia Coupé, arrivata sul mercato nel 1965, con un prezzo accessibile. Le linee moderne sono diventate subito iconiche e i successi ottenuti nel rally, con la conquista del Campionato Internazionale Rally 1972, hanno reso la Fulvia Coupé un vero e proprio pezzo di storia del mondo delle quattro ruote. Gli esemplari prodotti sono oggi molto richiesti dai collezionisti e dagli appassionati alla ricerca di auto d'epoca.
Anche tra le fila dei modelli Maserati è possibile trovare alcuni progetti decisamente sottovalutati e rivalutati nel corso del tempo. Uno di questi è la Maserati Ghibli del 1967, uscita di produzione nel 1973. Il modello ha dovuto fare i conti con la "concorrenza" della più grande Quattroporte, ammiraglia del Tridente. Disegnata da Giorgetto Giugiaro e dotata di un motore V8 da 310 CV, la prima Ghibli è un'auto dallo stile ancora moderno e attuale, ampiamente rivalutata nel corso dei decenni e oggi molto apprezzata dai collezionisti.
Le straniere più sottovalutate
Sul finire degli anni '80 debuttava un modello che sarebbe poi diventato una vera e propria icona. Inizialmente ampiamente sottovalutata, la Mazda MX-5 (Miata in Nord America) rientra in modo netto in quest'elenco avendo dato il via a una famiglia di modelli che oggi costituisce quasi un segmento a sé del mercato delle quattro ruote. Nata quasi come un omaggio a spider di grande successo arrivate sul mercato nei decenni precedenti, la MX-5 è entrata nel Guinness dei primati per essere l'auto sportiva a due posti più venduta al mondo. Oggi, inoltre, la prima generazione è molto apprezzata dai collezionisti.
Quando all'inizio degli anni '90 Subaru presentò la prima Subaru Impreza, nessuno avrebbe immaginato il successo del modello. Le vittorie ottenute dalla berlina nipponica nel mondo delle competizioni rallistiche, il suo stile di guida sportivo e il design moderno e ancora attuale, però, hanno contribuito a rendere la Impreza una vera e propria icona del mondo delle quattro ruote, soprattutto tra i giovani appassionati di auto sportive e di youngtimers degli anni 90.
La DeLorean DMC-12 è, probabilmente, l'esempio più classico di come un flop commerciale, per quanto molto interessante dal punto di vista tecnico e del design, possa diventare una vera e propria icona pop contribuendo alla rivalutazione del modello nel corso degli anni. La DMC-12 è l'unico modello prodotto dalla DeLorean e deve il suo successo globale alla trilogia cinematografica Ritorno al futuro in cui la vettura venne scelta come base di partenza della macchina del tempo al centro della trama del film.