Giuseppe Arnone in scena con "Mia madre non voleva cantare"
Essere adolescenti è una grande avventura. Lo è sempre stato. Anche per Giuseppe Chiodo, giovane della provincia di Palermo che nel 1994 ha quasi 13 anni e che ha appena perso il nonno, suo punto di riferimento. Davanti alla sua lapide, racconterà i sapori, le amarezze, i primi amori tipici di un ragazzo che vuole vivere la vita come un gioco. “Perché tutto è gioco, tutto è gara e tutto ha un punteggio” come dice agli amici Asparino, Totuccio e Angelino coi quali inizia una gara che durerà per ben due anni, giungendo a quel 1996 che lascerà un segno importante alla sua vita.