L'opera(rock) da 4 soldi
Una moderna rilettura di uno dei testi più corrosivi di sempre: un monologo a più voci per raccontare gli emarginati e gli sfruttati di oggi in una riscrittura, in bilico fra satira e poesia, di Loizzi che adatta Brecht che aveva adattato Jonh Gay che aveva adattato i racconti popolari. Un feroce atto d’accusa alla società capitalista, ritratta come una banda di delinquenti, ruffiani e meretrici, con l’intento, oggi come allora, di smuovere le coscienze sull’infame destino delle classi proletarie e sottoproletarie ovvero “migranti” o “extra-comunitari”, a seconda della moda giornalistica del momento: “L’apparenza del divertente che diventa allarmante: l’evasione piacevole che diventa spiacevolezza e aggressione, diretta o indiretta”. G. Strehler.
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