Gil Scott-Heron, una figura leggendaria della black music: un poeta, un musicista, uno dei padri del rap, un grande del soul, un militante e attivista per i diritti civili, uno scrittore. Oggi che i muri tra hip hop, jazz e soul sono stati abbattuti, la sua lezione è tornata in primo piano e viene celebrata da Silvia Bolognesi, da sempre vicina a certi ambiti della musica nera statunitense, insieme a Eric Mingus, qui in veste di cantante e narratore, circondati da un nutrito ensemble di giovani musicisti cresciuti nei corsi di Bolognesi a Siena Jazz. Un modo speciale per chiudere MetJazz, celebrare la vitalità della musica afroamericana e valorizzare l’eccellenza della formazione musicale italiana, mentre le parole di Scott-Heron ci ricordano che la musica può essere anche impegno per un mondo migliore.