Mostra "Il Ritratto dell'Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie"
Al Museo Civico San Domenico inizia un nuovo viaggio che ricostruisce la progressiva definizione della consapevolezza di sé dell'artista nella storia dell'arte. Il ritratto dell'artista è un autografo esistenziale. Segno, traccia, memoria, riflesso da tradurre in un'immagine definitiva, giocata nel tempo, contro il tempo, oltre il tempo. Nell'autoritratto il pittore si sdoppia nel duplice ruolo di modello e di artista. L'artista recita, si mette in mezzo, sbuca da una sua opera che parla d'altro: in mezzo a un racconto mitologico, a una storia sacra, a un evento storico. Come fanno Giovanni Bellini, Tintoretto, Lavinia Fontana, Sofonisba Anguissola, Lotto, Pontormo, Parmigianino, Rembrandt, Tiziano, Hayez, Bocklin, De Chirico, Balla, Sironi, Bacon fino a Bill Viola e Chuck Close. Immagine: Federico Barocci, Autoritratto, 1590 circa, olio su tela Roma, Gallerie Nazionali d'Arte Antica.