Impronte: noi e le piante
“Impronte: noi e le nostre piante” arriva a Brentonico dal 13 luglio al 30 ottobre 2024 dopo il suo allestimento progettato dall’Università degli studi di Parma presso il palazzo del Governatore a Parma nel gennaio-marzo del 2024.
Le immagini dominano le nostre scelte quotidiane: dai vecchi album fotografici agli smartphone pieni di scatti digitali, il racconto delle nostre relazioni è fatto di impronte visive. Seguirne le tracce ci aiuta a rivivere emozioni, a fare ordine nei nostri rapporti con il mondo, a raccontare l’evoluzione di valori, mode e convinzioni. È stato così anche tra noi e le piante.
Microscopie, infrarossi, ultravioletti, radar, immagini satellitari, time lapse, risonanze, fluorescenze offrono la cornice ideale per riflettere sui temi del nostro tempo, urgenti e improrogabili: sostenibilità, biodiversità, crisi climatica e ambientale, non sono concetti vuoti e non devono diventare parole inutilmente abusate. Servono conoscenza e responsabilità.
E, storia dentro la storia, nell’esposizione sarà visibile un video dedicato alle donne illustratrici botaniche, come Maria Sybilla Merian, Elizabeth Blackwell e altre ancora, che hanno saputo e potuto, attraverso la passione, specifiche competenze botaniche e indubbie abilità tecniche, accedere, fin dal Seicento, alla pratica scientifica di pertinenza quasi esclusivamente maschile.
In mostra sarà presente anche Unseen Flora, una videoinstallazione artistica realizzata da Studio fuse* che offre una prospettiva inedita sul mondo delle illustrazioni botaniche. Attraverso una rappresentazione surreale del regno naturale, l’opera si concentra sulla pratica visionaria di scienziati e artisti britannici: Charlotte Bancroft, Beatrice Hastings ed Edmund Thorne, in cui i confini tra reale e virtuale, naturale e artificiale, sembrano essere sempre più sfumati.