Più o meno tutti, compresi i non automobilisti, sanno cos’è il Telepass. Basta percorrere un viaggio in autostrada e dei cartelloni in bella vista indicheranno quali accettano lo strumento di pagamento. La comodità ha spinto al rilascio del Telepass europeo, sfruttando gli accordi di collaborazione tra l’Italia e alcuni dei Paesi dell’UE.
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Ancora pochi i territori coperti
Il servizio è ancora limitato a pochi territori, tuttavia la forte domanda del pubblico potrebbe indurre a stringere ulteriori intese. In un’epoca caratterizzata dalla sostenuta innovazione tecnologica, il vecchio metodo di transazione manuale comincia, infatti, ad apparire abbastanza superato.
Sebbene sia una possibilità sempre ammessa, soffre di tempistiche lente, destinate a dilatarsi ulteriormente in caso di code, ad esempio in occasione di ricorrenze particolari. Numerosi conducenti tendono, ad esempio, a voler partire in prossimità delle vacanze con la loro famiglia, magari anche solo per due o tre giorni, lontani dal caos cittadino.
Un break aiuta a recuperare le energie e a distendere i nervi, senza delle attese infinite. Altrimenti l’entusiasmo iniziale tende a raffreddarsi. Affiorano i musi lunghi, nel timore di rimanere imbottigliati in “eterno”. In uno scenario del genere, il Telepass Europeo ha una straordinaria valenza.
I vantaggi
Introdotto per semplificare le operazioni ai guidatori, poggia sulle stesse basi del formato canonico. Un piccolo dispositivo elettronico viene installato sul parabrezza della propria auto o moto. Quando si avvicina a un casello autostradale o a un parcheggio convenzionato, un’antenna lo rileva in automatico.
Il pedaggio o la tariffa vengono addebitati sul conto Telepass, da saldare mediante uno dei canali ammessi, in costante crescita, dati i progressi avvenuti nel comparto. Premesso che le tecniche più innovative sono assenti, ci sono innumerevoli modalità a diposizione.
Con un unico device è consentito circolare in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Croazia (esclusivamente per il pedaggio autostradale). In maniera graduale, il Telepass europeo è stato fin dal principio attivato nei primi quattro Stati. Nel 2023 il bacino di utenti è cresciuto, con l’estensione del servizio alla Croazia, per quanto riguarda il pedaggio autostradale, mentre i parcheggi sono esclusi.
Oltre al piano tariffario base, valido per la circolazione in Italia, i fruitori hanno un costo di attivazione di 10 €, a cui vanno sommati 2,40 € al mese solo quando viene usato al di fuori dei confini nazionali, addebitati una sola volta nel mese solare indipendentemente dal numero di transiti.
A Telepass europeo possono essere aggiunte un massimo di due targhe, fatta eccezione per Portogallo e Spagna, dove ne va scelta una sola.
Per avanzare domanda, esistono due differenti procedure tra cui scegliere. I possessori di un Telepass attivo hanno modo di richiedere quello europeo nell’area utente e di attivarlo mediante un qualsiasi contratto Telepass o Telepass Pay a scelta.
In alternativa, è consentito chiedere la sostituzione al Punto Blu. Inoltre, sia il canone iniziale sia le tranche mensili sono interamente abbuonati a ogni titolare di polizza RC Auto “Immagina Strade Nuove” di Generali Italia S.p.A. con telematica “Next”.
Francia
Eccetto le gallerie del Monte Bianco e del Fréjus, il Telepass europeo copre l’intera rete autostradale francese. Di conseguenza, è necessario usufruire di modalità di transazione alternative. Il device vale per i veicoli di Classe 1, 2, 5 e assimilati alla Classe 1 (normativa locale).
La vettura deve avere 2 assi, un peso inferiore a 3,5 tonnellate e un’altezza minore di 3 metri. In merito a caravan e rimorchio, non esistono limitazioni alla lunghezza massima.
Esistono quattro tipi di piste: “t” dedicate Stop&Go, “t” dedicate 30 km/h, miste e “Réservé t”. In caso di viaggio con un mezzo di Classe 5 (motocicli, sidecar, esemplari a tre ruote), le opzioni sono ristrette alle due iniziali.
Spagna
Il Telepass è consentito lungo tutta l’autostrada spagnola. Nei Paesi dove il Telepass europeo è attivo vi sono delle precise istruzioni da osservare. Tolto dove non è previsto, si raccomanda di verificare che, sia in entrata sia in uscita, l’apparecchio di bordo emetta un segnale acustico.
Non bisogna confondere il Telepass Europeo con quello omonimo, ma relativo a mezzi pesanti (superiori a 3,5 tonnellate) e bus, valido in 17 Paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Rispetto al pedaggio, gli accessi si distinguono in: esclusive (disponibile soltanto per gli utenti con Telepass Europeo), miste (vegano accettati pure strumenti alternativi).
Portogallo
Il Telepass europeo può essere adoperato su qualsiasi autostrada a pagamento portoghese, nonché sui punti 24 de Abril e Vasco da Gama di Lisbona.
Va necessariamente impiegato lungo le piste Via Verde, aventi una velocità massima consentita di 40-60 km/h (la velocità massima consentita in Francia e Spagna è, invece, di 30 km)e un segnale formato da una “V” su sfondo verde, e a pedaggio elettronico.
Non è permesso pagare il pedaggio di un’auto a noleggio con il Telepass: i trasgressori commettono un reato. Onde evitare di rischiare sanzioni, qualora il dispositivo sia a bordo, l’operatore invita a schermarlo con una scatola isolante Blue Box, in vendita presso i Punto Blu, pena il doppio pagamento del pedaggio.
Croazia
Il Telepass Europeo funziona sulle autostrade croate Motorway A1 Zagreb – Split -Dubrovnik, Motorway A3 Bregana – Zagreb – Lipovac, Motorway A4 Zagreb – Goričan, Motorway A5 Beli Manastir – Osijek – Bosnia and Herzegovina, Motoway A6 Rijeka – Zagreb, Motorway A7 Rupa – Križišće, A10 Ploče – Bosnia and Herzegovina Border, A11 Motorway Zagreb – Sisak.
È disponibile sui veicoli di Classe 1 (normativa locale), con due assi, un peso inferiore a 3,5 tonnellate e un’altezza minore di 1,90 metri. Sui transiti è applicato uno sconto del 13,04%. Le piste da percorrere sono accompagnate dalla dicitura “ENC”. Sono esentate dal pedaggio le persone con un’invalidità di almeno l’80% negli arti inferiori o con una disabilità visiva accertata del 100%.
Uno sconto molto allettante, che giustifica a maggior ragione il forte interesse manifestato dalla clientela, in aggiunta ai benefici sopra riportati. L’inclusione della Croazia, come già detto, non è completa, ma rappresenta ugualmente un grosso traguardo poiché dal 2018 il network era rimasto invariato.
In definitiva, il Telepass europeo è uno strumento parecchio prezioso. Che sia per lavoro o per puro piacere, gli spostamenti sono ben più rapidi: la speranza è in un ampliamento al più presto. dell’area coperta dal servizio.